La Rai resta così se l’editore è la politica
| Politica
Dopo le ultime vicende che riguardano il connubio Rai-politica e le parole della Presidente Rai Marinella Soldi, torna in mente una celebre frase del giornalista Bruno Vespa: «Il mio editore di riferimento è la Dc».

La Rai resta così se l’editore è la politica
Dopo le ultime vicende che riguardano il connubio Rai-politica e le parole della Presidente Rai Marinella Soldi, torna in mente una celebre frase del giornalista Bruno Vespa: «Il mio editore di riferimento è la Dc».
| Politica
La Rai resta così se l’editore è la politica
Dopo le ultime vicende che riguardano il connubio Rai-politica e le parole della Presidente Rai Marinella Soldi, torna in mente una celebre frase del giornalista Bruno Vespa: «Il mio editore di riferimento è la Dc».
| Politica
AUTORE: Aldo Smilzo
Il giornalista Bruno Vespa anni fa lo disse chiaro: «Il mio editore di riferimento è la Dc». Il ragionamento affondava la sua ratio nel fatto che il Parlamento rappresenta l’editore della Rai e all’epoca la Democrazia cristiana era il partito di maggioranza relativa. Perché la Rai, da quando esiste – nel bene e nel male, con i suoi pregi e difetti – è sempre stata uno specchio riflesso dell’Italia e di come la politica governa il Paese.
Perciò leggendo le parole della presidente Rai Marinella Soldi in un’intervista al “Corriere della Sera”, abbiamo pensato subito a quella frase di Bruno Vespa. Con una certa verve, lei auspica che la Rai ora cambi in fretta e sulle nomine parla di merito e di scelte anche impopolari. Alla Soldi solleviamo un dubbio: come potrà cambiare la Rai fino a quando la politica resterà, in sostanza, il suo editore?
Come potrà sfuggire a quell’esercizio di controllo cui il potere non vuole rinunciare, tra l’altro all’interno di un sistema televisivo – privati compresi – piuttosto statico come quello italiano? In un passaggio della sua intervista la Soldi sottolinea che «basta entrarci in Rai per capire che può e deve essere protagonista della trasformazione digitale ed ecologica del Paese. Ma il cambiamento spaventa, bisogna aver visione, coraggio e pazienza». Provi a spiegarlo, il cambiamento della tv pubblica, ai diversi partiti politici del nostro Parlamento. Se le riuscisse di farsi capire pure da loro, beh Marinella, lei avrebbe già il suo posto nella storia. Della tv.
di Aldo Smilzo
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Reddito di cittadinanza: a volte ritorna. A far paura
03 Settembre 2025
Il ritorno del reddito di cittadinanza non sorprende, ma fa paura. Un fallimento totale e una colo…

Andrea Dellabianca, Presidente CDO: “Il salario non basta, occorre offrire anche una vita dignitosa” – IL VIDEO
02 Settembre 2025
Durante la nostra permanenza al 46esimo Meeting di Rimini, abbiamo incontrato Andrea Dellabianca…

Distolti
01 Settembre 2025
Distolti dalla realtà, cittadini elettori e classe politica di fronte al problema diffuso delle de…

Foto rubate (anche a Meloni e Schlein) e insulti, chiude il forum sessista. Individuato il gestore, indagini su un 45enne di Scandicci. Si va verso una maxi inchiesta
28 Agosto 2025
Da Meloni a sua sorella Arianna, da Schlein a Carfagna. Sono numerose le donne – vip, politiche, p…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.