Le parole di Zelensky e le libertà
È comprensibile (conoscendo le umane debolezze) che alcuni deputati e senatori italiani oggi non vogliano nemmeno ascoltare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che parlerà, in collegamento, alle nostre Camere riunite. Mai rifiuto fu più sbagliato.

Le parole di Zelensky e le libertà
È comprensibile (conoscendo le umane debolezze) che alcuni deputati e senatori italiani oggi non vogliano nemmeno ascoltare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che parlerà, in collegamento, alle nostre Camere riunite. Mai rifiuto fu più sbagliato.
Le parole di Zelensky e le libertà
È comprensibile (conoscendo le umane debolezze) che alcuni deputati e senatori italiani oggi non vogliano nemmeno ascoltare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che parlerà, in collegamento, alle nostre Camere riunite. Mai rifiuto fu più sbagliato.
AUTORE: Max Dal Ponte
Il tour del dolore e delle libertà. Seduti al caldo, placidi e ben pasciuti, può darsi che i parlamentari italiani non faranno troppa festa al combattente. È comprensibile (conoscendo le umane debolezze) che alcuni deputati e senatori italiani oggi non vogliano nemmeno ascoltare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che parlerà, in collegamento, alle nostre Camere riunite. Mai rifiuto fu più sbagliato.
In questo peregrinare a distanza di Zelensky per i Parlamenti dell’Occidente, infatti, vi è qualcosa di più d’una semplice chiacchierata col potere. V’è il lamento per le libertà ucraine violate dall’invasione russa e vi è una preghiera (laica e dignitosa) di sostegno da parte dell’Occidente.
Fare i dissidenti di Zelensky stando seduti in un ristorante romano, magari davanti a un piatto di bucatini all’amatriciana, è cosa facile e ingiusta. Provino i parlamentari che criticano il suo intervento, prima ancora di averlo ascoltato, a dissentire da Putin trasferendosi però in Russia. Francamente non ce li vediamo, perché il dissenso è cosa eroica e non di circostanza e l’eroismo dissenziente davanti a un presidente il cui Paese è bombardato dai russi beh, più che all’etica attiene al pregiudizio.
Laicamente, ce ne fottiamo: il mondo non è un posto facile. Noi oggi ascolteremo Zelensky e con piacere. Non come adepti ma come uomini liberi, visto che in gioco c’è la libertà di una nazione. Perché la libertà non è una scatoletta di tonno da forzare ma la ragione fondante che tiene insieme il mondo libero.
di Max Dal Ponte
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Senza realtà. Il trionfo delle fake news
14 Agosto 2025
Senza realtà. Il trionfo delle fake news: dal numero di turisti nelle spiagge fino al Ponte sullo…

Ponte sullo Stretto: via libera del Cipess. Pronti a partire tra settembre e ottobre.
08 Agosto 2025
Ponte sullo Stretto. Stanziati 13,5 miliardi di euro per il ponte sospeso più lungo del mondo.

Ribaltare
07 Agosto 2025
Il quadro schizzato dal presidente americano è all’evidenza privo di senso, ma suggestivo nel rico…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.