I segnali lanciati ieri dal Cremlino vanno accolti con soddisfazione, purché non eccessiva. L’unica certezza è che non si può ridurre la pressione diplomatico-economica su Mosca.
Ieri è stata una buona giornata sul fronte della crisi russo-ucraina. Indiscutibile che i segnali arrivati da Mosca e il (presunto) ritiro di una prima parte del contingente di Mosca dal confine siano segnali da cogliere con soddisfazione. Relativa.
Perché se nel weekend la guerra appariva a un passo, dopo le allarmanti indicazioni arrivate dagli Stati Uniti, oggi sarebbe quantomeno ingenuo tirare un sospiro di sollievo più grande del consentito. La sensazione è che tanto nei momenti più sconfortanti che in quelli più incoraggianti il carosello delle reciproche provocazioni e dei bluff semplicemente continui. Annusando la controparte.
Non una brutta notizia, perché con uomini impenetrabili come Vladimir Putin anche questa è diplomazia. Una diplomazia rischiosa e certamente ‘irregolare’, costruita giorno per giorno provando a captare umori e segnali dal Cremlino. Un “gioco“ pericoloso e sfibrante, che può essere portato avanti solo con gigantesche dosi di sangue freddo. Senza deprimersi, dunque, esaltarsi o festeggiare anzitempo.
Una cosa è certa: non si può ridurre la pressione diplomatico-economica su Mosca, in cambio di fantasmatici ritiri. Bisogna tenere il punto. L’enigma-Putin, del resto, offre ben poche certezze, fra queste un istintivo rispetto per le posizioni forti e nette.
Oggi, intanto, è un altro giorno.
di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Scioperati, lo sciopero nazionale di medici e infermieri
21 Novembre 2024
Lo sciopero nazionale di medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni della galass…
Ue: accordo su Fitto. Meloni: “Vittoria di tutti gli italiani”
20 Novembre 2024
I veti incrociati che hanno finora bloccato il via libera alle nomine dei componenti della von d…
Il nuovo Codice della strada è legge
20 Novembre 2024
Via libera al nuovo codice della strada in Senato con 83 sì, 47 no e un astenuto.
La piaga dell’astensione e l’indifferenza
20 Novembre 2024
Lacrime da coccodrillo dei partiti, tutti, sulla piaga dell’astensionismo dilagante nel nostro P…