Luca Zaia a La Ragione: Election Day contro l’astensione. Autonomia da far bene
Luca Zaia è stato il vero protagonista delle ultime amministrative. La valanga di preferenze ha creato un caso, anche politico
Luca Zaia a La Ragione: Election Day contro l’astensione. Autonomia da far bene
Luca Zaia è stato il vero protagonista delle ultime amministrative. La valanga di preferenze ha creato un caso, anche politico
Luca Zaia a La Ragione: Election Day contro l’astensione. Autonomia da far bene
Luca Zaia è stato il vero protagonista delle ultime amministrative. La valanga di preferenze ha creato un caso, anche politico
Luca Zaia è stato il vero protagonista delle ultime amministrative. La valanga di preferenze ha creato un caso, anche politico. «Sì, tra l’altro in una tornata – sottolinea a La Ragione – in cui abbiamo registrato un calo dolorosissimo di affluenza. Il risultato è pazzesco. Questo significa forse la più bella elezione che io abbia mai avuto. Nel 2020 avevo avuto grande soddisfazione: feci quasi il 77% ma con affluenza alta, al 61%.»
«203.054 preferenze sono un’enormità: è record storico in Italia. Chi mi segue ne ha 70-80 mila in meno rispetto a quarant’anni fa, in un mondo che oggi non esiste più. Detto questo, il tema dell’affluenza è qualcosa su cui bisogna ragionare. Abbiamo fatto il 16% in meno in Veneto. E vorrei ricordare che il riferimento è il 2020, in pieno Covid. Impressionante.
«Penso che una cosa fondamentale da fare sia che questo Paese si decida a fissare una Election Day […] Come fanno gli americani: così sappiamo che quella è la data delle elezioni. Tutte le elezioni convergono lì. A Venezia, per dire, le amministrative sono state spostate a maggio: una beffa. Quindi invito il governo a stabilire un election day in questo Paese. Non se ne può più di votare continuamente.»
C’è una domanda di cui, crediamo, Luca Zaia non ne possa più: il “futuro” di Zaia. Il presidente uscente della Regione Veneto si prende un istante per una risata di gusto: «Eh, bella domanda… ormai un classicone. Se ne sono stancati tutti, figuriamoci chi la deve ascoltare: io. Seneca, nel De Brevitate Vitae, diceva che la vita non è breve: è l’uomo che se la rende breve pensando sempre al domani. Io vorrei allungarmela un po’, quindi vado giorno per giorno. Leggo di tutto: che potrei diventare presidente dell’Eni, ancora della Regione o parlamentare, ministro, sindaco di Venezia, presidente del Consiglio regionale… Tutte le ipotesi arrivano non prima di maggio-giugno del prossimo anno. Vedremo entro quella data.»
Appoggio al referendum sulle carriere magistrati: «Tu puoi essere d’accordo o contrario, ma devi rispettare le regole della democrazia. Noi difendiamo la nostra riforma: non è contro qualcuno, ma interpreta delle istanze. Quanto al premierato, fa parte dei punti qualificanti del governo. Condivido il progetto, come da programma di governo, che poi dovrà essere adattato alle specifiche esigenze della guida del Paese. E vorrei ricordare che c’è un altro pilastro dell’attività dell’esecutivo, che è l’autonomia differenziata. Va fatta e va fatta bene, ecco non vorrei che qualcuno pensasse fosse un premio di consolazione…»
«Nel mio libro “Autonomia. La scelta necessaria”, lo scrivo chiaramente: l’autonomia o la si fa per scelta o la si fa per necessità. È evidente che non ci sia un afflato nazionale, una corsa entusiastica. Lo comprendo: è una grande riforma. Ma è una riforma che, una volta partita, va completata. È alla base dell’alleanza di governo.»
Di Fulvio Giuliani
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