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Mattarella: “La pace non è un ideale per anime ingenue”

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Mattarella: “La pace non è un ideale per anime ingenue”. Il lungo discorso del Capo dello Stato, ieri al Quirinale, in vista della Festa della Repubblica italiana

Mattarella La pace non è un'ideale per anime ingenue

Mattarella: “La pace non è un ideale per anime ingenue”

Mattarella: “La pace non è un ideale per anime ingenue”. Il lungo discorso del Capo dello Stato, ieri al Quirinale, in vista della Festa della Repubblica italiana

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Mattarella: “La pace non è un ideale per anime ingenue”

Mattarella: “La pace non è un ideale per anime ingenue”. Il lungo discorso del Capo dello Stato, ieri al Quirinale, in vista della Festa della Repubblica italiana

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“S’impone subito il cessate il fuoco a Gaza. È disumano che venga ridotta alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani. L’esercito israeliano renda accessibili i territori della Striscia all’azione degli organismi internazionali per la ripresa di piena assistenza umanitaria alle persone”. Queste le parole pronunciate ieri dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale, alla vigilia della Festa della Repubblica italiana.

“I palestinesi hanno diritto al loro focolare entro confini certi – ha aggiunto il capo dello Stato – Israele non può rifiutarsi di applicare le norme del diritto umanitario ai cittadini di Gaza”. Mattarella ha definito grave l’erosione dei territori attribuiti alla Autorità Nazionale Palestinese, riferendosi alle continue occupazioni di terreno in Cisgiordania da parte dell’esercito israeliano. Il capo dello Stato ha poi premesso con chiarezza quanto l’attacco del 7 ottobre di Hamas sia stato disumano e “sanguinario” e quanto sia preoccupato dai fenomeni di antisemitismo che si moltiplicano in tutto il mondo.

“Questa prospettiva e la sicurezza di Israele – elementi imprescindibili – appaiono gravemente minacciate dalla semina di sofferenza e di rancore prodotta da quanto sta accadendo”, spiega ancora ai diplomatici. L’analisi del presidente è preoccupata e spazia anche all’Europa e al conflitto in Ucraina: “L’occupazione illegale di territori di un altro paese non può essere presentata come misura di sicurezza: si rischia di inoltrarsi sul terreno della volontà di dominio della barbarie nella vita internazionale”.

In occasione del 2 giugno, festa della Repubblica, Mattarella ha poi ricordato i valori costituzionali, a partire dalla pace. “L’ordine mondiale che abbiamo conosciuto per decenni appare compromesso – ammette. I tempi sono bui e non ci si può permettere di approcciare i problemi di questa portata con superficialità”.

Il Capo di Stato chiude così il suo intervento con una stoccata alla politica: “La pace non è un ideale per anime ingenue, stroncato poi dal severo giudizio della storia. La pace è esperienza che statisti lungimiranti hanno saputo pazientemente costruire. Occorre proseguirne l’opera. Non ci si deve – e non ci si può -limitare a evocarla. È necessario impegnarsi perché prevalgano i principi della leale collaborazione internazionale, della convivenza pacifica, realizzati mediante il dialogo, la costruzione di misure crescenti di fiducia vicendevole”.

Perché “il compito di attuare in concreto gli ideali costituzionali, di renderli vivi nella società quale costante criterio ispiratore delle scelte, è una missione mai esaurita, affidata ogni giorno anzitutto alla premura di quanti, con dedizione e competenza, prestano la loro opera nelle istituzioni”.

Di Claudia Burgio

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