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Mattarella-Meloni: 20 minuti di disgelo obbligatorio

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I 20 minuti di faccia a faccia ieri al Quirinale fra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Mattarella Meloni

Mattarella-Meloni: 20 minuti di disgelo obbligatorio

I 20 minuti di faccia a faccia ieri al Quirinale fra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni

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Mattarella-Meloni: 20 minuti di disgelo obbligatorio

I 20 minuti di faccia a faccia ieri al Quirinale fra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni

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I 20 minuti di faccia a faccia ieri al Quirinale fra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sono la necessaria conclusione (almeno per ora) del brutto scontro andato in scena 24 ore prima con le gravi accuse rivolte dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia a uno dei consiglieri più vicini al Capo dello Stato e cioè di aver in qualche modo adombrato la necessità di manovre politiche per far cadere il governo Meloni e la durissima nota in risposta rilasciata dal Quirinale.

Con tanto di ricorso anche a un lessico irrituale. Una scelta a freddo, per sottolineare la rabbia contenuta a stento dal Presidente. Proprio come le parole di uno dei fedelissimi della presidente del Consiglio non potevano essere interpretate come “scappate” su un tema e in un contesto di questa delicatezza.

Per farla sintetica, i sospetti della Meloni sono arrivati forti e chiari al Quirinale, così come la rabbia e lo sconcerto del Presidente sono risuonati cristallini a Palazzo Chigi.

Vedersi era il minimo, poi possiamo star qui a fare congetture sulla durata del colloquio: abbastanza breve da far immaginare una certa freddezza di fondo, non così rapido da poter far sospettare una rottura. È certo che a nessuno convenisse e a nessuno convenga una frattura e neppure un confronto duraturo nella freddezza.

Ci si è acconciati a ciò che si deve, tanto per cominciare per dover istituzionale – e questo è comunque un bene – anche se tutti sanno che non basteranno quei 20 minuti al Quirinale a far passare la sindrome di accerchiamento che ogni tanto coglie il governo o l’amarezza al Presidente.
Ha aiutato la nota distensiva di Fratelli d’Italia diffusa nel tardo pomeriggio, ma il fatto stesso che sia stata necessaria denuncia perduranti diffidenze.

Sergio Mattarella tutto si sarebbe aspettato, ma non di finire – sia pur indirettamente e mai citato – in ipotetiche manovre adombrate da uno dei suoi più importanti e storici consiglieri in un fumoso progetto anti governo e ancor più anti Meloni.

Il tutto attraverso una velina, anche abbastanza raffazzonata nel nome del mittente usato e nei contenuti, inviata a tutti i giornali di destra, aspettando che qualcuno la cogliesse. Come regolarmente avvenuto.

Diciamo che in questi giorni stiamo assistendo a un antipasto della lunghissima sfida che ci attende sullo sfondo del Quirinale.

Di Fulvio Giuliani

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