Meloni a Washington: unica leader europea a presenziare all’insediamento di Trump
Giorgia Meloni è atterrata a Washington dove incontrerà Trump e Elon Musk. Critiche da chi intravede un possibile allontanamento dell’Italia dall’UE. “Dipingerli come nemici non regge” dichiara lei che mira a contenere le mire protezionistiche di Trump
Meloni a Washington: unica leader europea a presenziare all’insediamento di Trump
Giorgia Meloni è atterrata a Washington dove incontrerà Trump e Elon Musk. Critiche da chi intravede un possibile allontanamento dell’Italia dall’UE. “Dipingerli come nemici non regge” dichiara lei che mira a contenere le mire protezionistiche di Trump
Meloni a Washington: unica leader europea a presenziare all’insediamento di Trump
Giorgia Meloni è atterrata a Washington dove incontrerà Trump e Elon Musk. Critiche da chi intravede un possibile allontanamento dell’Italia dall’UE. “Dipingerli come nemici non regge” dichiara lei che mira a contenere le mire protezionistiche di Trump
Giorgia Meloni è atterrata a Washington dove incontrerà Trump e Elon Musk. Critiche da chi intravede un possibile allontanamento dell’Italia dall’UE. “Dipingerli come nemici non regge” dichiara lei che mira a contenere le mire protezionistiche di Trump
La presidente del consiglio italiana Giorgia Meloni è a Washington dove assisterà all’insediamento di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti. Stando a quanto riferiscono più fonti, la premier dovrebbe avere un colloquio con Trump (ed Elon Musk) a margine dell’Inauguration Day. Non si conoscono ancora i temi specifici che verranno affrontati in questo summit, ma è chiaro che l’obiettivo di Meloni sia quello di consolidare la sua posizione di ponte tra la Casa Bianca e Bruxelles. Va infatti sottolineato, da questo punto di vista, come Meloni sia l’unico capo di governo europeo presente alla cerimonia – altri leader stranieri confermati sono l’argentino Javier Milei ed il vicepresidente della Repubblica Popolare cinese Han Zheng – cosa che mette l’Italia in una posizione particolare nel contesto più ampio dei rapporti tra Europa e Stati Uniti. Nei giorni precedenti alla decisione di presenziare alla cerimonia, non sono stati pochi i diplomatici di Palazzo Chigi a ritenere rischiosa la partecipazione di Meloni all’insediamento del presidente americano: sia in Italia che all’estero questa visita avrebbe potuto simboleggiare un allontanamento del Paese dall’Ue e un tacito endorsement ai piani tecno-oligarchici di Elon Musk – sempre più impegnato in un appoggio pubblico all’ultradestra internazionale – oltreché all’imprevedibile agenda trumpiana (in particolare le mire, poco chiare, su Canada e Groenlandia). Per Meloni, invece, presenziare alla cerimonia rientra significa avviare un processo per tranquillizzare i vertici dell’Unione (e del governo) sulle intenzioni di Trump, a partire dalla spinosa questione dei dazi. «Il mio rapporto con Trump» ha spiegato Meloni «è un valore aggiunto per l’Italia e per l’Europa […] Usa e Ue sono alleati dal punto di vista economico, commerciale e politico. Dipingerli come nemici non regge». Con la sua presenza a Washington, la presidente del Consiglio spera di scatenare una «rincorsa di leader europei che, dopo di me, cercheranno di accreditarsi alla Casa Bianca». La cerimonia inizierà tra poche ore in una Rotonda del Campidoglio blindatissima.
di Antonio Pellegrino
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