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Migranti, ci risiamo

Colpisce l’eterno ritorno di alcuni toni sull’irresistibile tema dei migranti. Nel centro del mirino, ora, la “protezione speciale”
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Migranti, ci risiamo

Colpisce l’eterno ritorno di alcuni toni sull’irresistibile tema dei migranti. Nel centro del mirino, ora, la “protezione speciale”
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Migranti, ci risiamo

Colpisce l’eterno ritorno di alcuni toni sull’irresistibile tema dei migranti. Nel centro del mirino, ora, la “protezione speciale”
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Colpisce l’eterno ritorno di alcuni toni sull’irresistibile tema dei migranti. Nel centro del mirino, ora, la “protezione speciale”
Il richiamo della foresta sul tema dei migranti resta irresistibile. Ferma restando la necessità di regolare i flussi, combattere lo sconcio della tratta degli esseri umani e ribadendo per l’ennesima volta che non può esistere un’accoglienza indiscriminata e generalizzata, colpisce l’eterno ritorno di alcuni toni sul tema. Nel centro del mirino, ora, c’è la “protezione speciale”, il permesso di soggiorno rinnovabile della durata di 2 anni rilasciato al richiedente asilo, che non possa ottenere o non abbia ancora ottenuto la protezione internazionale. L’obiettivo dichiarato della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è l’eliminazione di questa particolare forma di permesso. La considera troppo elastica e oltretutto in contrasto con la normativa europea, ma soprattutto il capo del governo sta facendo di tutto per sottrarre l’intestazione della “battaglia” alla sola Lega. C’è da capirla: i giornali più vicini al centrodestra e all’anima più rigida sui migranti avevano già innalzato i peana al ritorno dei “decreti Salvini“. Particolare che non sarà certo sfuggito a Giorgia Meloni: a Palazzo Chigi non ne vogliono sapere di crociate a cavallo di un argomento così sensibile per l’opinione pubblica. L’iniziativa deve essere di tutto il governo, non di un leader. Resta il fatto che, nonostante tutto e soprattutto nonostante i numeri, l’immigrazione continui a essere sfruttata come strumento per raggranellare consensi ed esercitarsi a fare la faccia feroce in favore di telecamera. Poi, come abbiamo scritto su La Ragione, leggi il Documento di economia finanza (Def) e trovi scritto nero su bianco la banale realtà che senza un’immigrazione massiccia – ripetiamo, naturalmente controllata – i nostri conti pubblici se ne andranno a ramengo. Portandosi dietro – aggiungiamo noi – il Welfare, le pensioni, il sistema di assistenza agli anziani e via dicendo. Il Def l’ha scritto il governo di centrodestra, mica un pericoloso sovversivo. Però si alza la voce, si riscoprono vecchi cavalli di battaglia, adesso individuati nella “protezione speciale“. Quando ci libereremo dell’ideologia, nell’affrontare un tema epocale e inarginabile dai singoli Stati, sarà sempre troppo tardi. di Fulvio Giuliani

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