Necessarie la freddezza e la severità
Freddezza e serietà sono necessarie dopo gli accadimenti degli ultimi giorni tra proteste no Green-Pass e l’opposizione del Comitato Lavoratori Portuali a qualsiasi soluzione conciliativa per evitare il blocco di quel porto dal 15 ottobre.
Necessarie la freddezza e la severità
Freddezza e serietà sono necessarie dopo gli accadimenti degli ultimi giorni tra proteste no Green-Pass e l’opposizione del Comitato Lavoratori Portuali a qualsiasi soluzione conciliativa per evitare il blocco di quel porto dal 15 ottobre.
Necessarie la freddezza e la severità
Freddezza e serietà sono necessarie dopo gli accadimenti degli ultimi giorni tra proteste no Green-Pass e l’opposizione del Comitato Lavoratori Portuali a qualsiasi soluzione conciliativa per evitare il blocco di quel porto dal 15 ottobre.
AUTORE: Nicola Rocco
Come in tutti i periodi di transizione (e a causa delle rivoluzioni tecnologiche, i nostri tempi sembrano ormai in transizione continua) sembra stia germogliando anche adesso in Italia una sorta di magma sociale, molto variegato e genericamente ‘antagonista’, prendendo a pretesto – questa volta – le misure che il governo adotta per contrastare la pandemia da Covid.
Da un lato abbiamo piazze numerose che protestano contro le vaccinazioni in genere e ultimamente contro il Green Pass. Piazze che – almeno in parte – sembrano avere una certa propensione a passare alle vie di fatto, se opportunamente sollecitate dalle forze politiche ‘antagoniste’, variamente colorate, che via via ne prendono la guida.
Dall’altro abbiamo una saldatura oggettiva tra il comunicato di Forza Nuova emesso a seguito dell’arresto dei suoi leader (e che garantisce che «il livello dello scontro non si fermerà») e quello del Comitato Lavoratori Portuali per Trieste, il quale afferma di volersi opporre a qualsiasi soluzione conciliativa per evitare il blocco di quel porto dal 15 ottobre e «fino a quando non sarà tolto l’obbligo del Green Pass per lavorare» – e questo non solo per loro ma per tutti i lavoratori.
Uno Stato democratico non può prendere sottogamba questi sintomi di ribellismo. Allo stato delle cose la via maestra, liberale e forte, è una sola: non controproducenti velleità censorie, ma applicazione in modo rigoroso e senza sconti della legge penale e delle disposizioni amministrative per chi viola entrambe.
di Nicola Rocco
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
- Tag: Italia
Leggi anche
Manifestazione Cgil a Roma, Landini: “Sciopero contro la Manovra? Non lo escludiamo”
25 Ottobre 2025
A Roma, migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione della Cgil per chiedere l’aument…
Renato Mazzoncini (A2A): “Le fonti rinnovabili sono la via per l’autonomia energetica. Il Sud sarà protagonista” – IL VIDEO
24 Ottobre 2025
“L’Italia strutturalmente non ha fonti fossili. Le fonti rinnovabili sono certamente la principale…
Pichetto Fratin: “Manovra, la questione irap è da discutere. Noi siamo il partito che non vuole aumenti di tasse” – IL VIDEO
24 Ottobre 2025
“La questione irap è da discutere”. Sono queste le parole pronunciate dal ministro dell’Ambiente e…
Euroatlantici
24 Ottobre 2025
Atlantismo ed europeismo sono le due condizioni che hanno reso possibili la sicurezza e la crescit…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.