No al Mes, Sì al Mes
| Politica
Giorgia Meloni a “Porta a Porta” ieri sera da Bruno Vespa: “L’Italia non accede al Mes. Lo posso firmare col sangue”
No al Mes, Sì al Mes
Giorgia Meloni a “Porta a Porta” ieri sera da Bruno Vespa: “L’Italia non accede al Mes. Lo posso firmare col sangue”
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Giorgia Meloni a “Porta a Porta” ieri sera da Bruno Vespa: “L’Italia non accede al Mes. Lo posso firmare col sangue”
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No al Mes, sì al Mes. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha assicurato ieri sera da Bruno Vespa, sottolineando di poterlo giurare “col sangue”, che finché lei “conterà qualcosa“ l’Italia non accederà ai fondi del Meccanismo Europeo di Stabilità.
Posizione arcinota della leader di Fratelli d’Italia, cui è subito seguita la placida affermazione di non vedere un valido motivo per cui il Parlamento italiano non debba ratificare lo stesso Mes. Del resto, ha sottolineato Giorgia Meloni, siamo gli ultimi a non averlo fatto e questo atteggiamento “blocca anche gli altri“.
Facciamo ordine, dunque: l’Italia del governo di centrodestra assicura “con il sangue“ che non chiederà mai i fondi legati al Meccanismo di Stabilità. Motivazioni politiche, condivisibili o meno, ma squisitamente politiche che richiamano posizioni note e ribadite più volte da Giorgia Meloni ai tempi dell’opposizione.
Il vero tema sul tappeto, però, non era l’utilizzo del Mes, ma la sua ratifica da parte italiana e su questo punto la presidente del Consiglio ha annunciato il via libera in Parlamento, spazzando via attese ormai insensate.
Puro pragmatismo, miscelato a un po’ di propaganda, faccia tosta e voglia di dare un contentino ai militanti d’area e a chi senta il bisogno di un po’ di parole roboanti.
La sostanza del governo, fra Mes, Pos, Spid e chi ha più acronimi più ne metta, resta quella dell’intelligente realismo sul piano interno e internazionale.
Spazi per le rivendicazione di bandiera ce ne saranno sempre, ma stando attenti a non far saltare il banco per un puntiglio. Sensazione che, in questi primi due mesi di governo, ha molto rassicurato gli osservatori stranieri e chi in Italia abbia una passione molto relativa per le parole d’ordine fini a se stesse.
Di Fulvio Giuliani
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