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Non si può sbagliare nuovamente

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Dopo il rinvio delle elezioni presidenziali fissate per il 24 dicembre scorso, la Libia andrà alle urne il prossimo 24 gennaio. Una tappa fondamentale per un suo graduale ritorno alla normalità, ma fissare una data che non venga ancora rinviata è una precondizione necessaria.

Non si può sbagliare nuovamente

Dopo il rinvio delle elezioni presidenziali fissate per il 24 dicembre scorso, la Libia andrà alle urne il prossimo 24 gennaio. Una tappa fondamentale per un suo graduale ritorno alla normalità, ma fissare una data che non venga ancora rinviata è una precondizione necessaria.
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Non si può sbagliare nuovamente

Dopo il rinvio delle elezioni presidenziali fissate per il 24 dicembre scorso, la Libia andrà alle urne il prossimo 24 gennaio. Una tappa fondamentale per un suo graduale ritorno alla normalità, ma fissare una data che non venga ancora rinviata è una precondizione necessaria.
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Dopo Natale anche la Befana se n’è andata ma con lei non se ne sono certo andate via le questioni geopolitiche cruciali che riguardano l’Italia, l’Unione europea e l’Occidente. Tra queste vi è la questione libica. Andate a ramengo le elezioni fissate per il 24 dicembre scorso, in troppi si sono affrettati a ricalendarizzare una data possibile, quella del 24 gennaio. Tra poco più di due settimane. Saremo degli inguaribili pessimisti ma a noi pure questa data non convince. Di recente la Camera dei Rappresentanti libica ha sospeso una propria sessione per discutere appunto del rinvio delle elezioni presidenziali con il capo dell’Alta Commissione nazionale, Emad El-Sayeh. Lo scopo di questo prender tempo dovrebbe esser quello di dare modo alla stessa Commissione di raccordarsi con le varie autorità competenti al fine di revocare lo “stato di forza maggiore” che aveva portato al rinvio di dicembre e quindi fissare una nuova data certa. Come accennavamo poc’anzi, infatti, l’Alta Commissione elettorale aveva inizialmente annunciato la proposta di fissare al 24 gennaio le elezioni ma questa scadenza, oggi, appare irrealistica poiché le cause che hanno portato a far slittare il voto in dicembre – contrasti, caos sulle candidature e sui ricorsi, tensioni sparse per il Paese – restano pressoché immutate. La Libia al voto è una tappa fondamentale per un suo graduale ritorno alla normalità. Fissare una data che stavolta non venga ancora rinviata è però una precondizione necessaria. Vietato (ri)sbagliare. di Massimiliano Lenzi

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