AUTORE: Vittorio Pezzuto
Il dado è stato tratto ma è servito soltanto a propinarci una minestrina tiepida e poco corroborante. Le decisioni dell’ultimo Consiglio dei ministri sono un costoso compromesso al ribasso che non migliora in maniera sensibile l’efficacia del contrasto alla diffusione del Covid, che muto ringrazia.
A preoccupare non è soltanto l’aver dovuto cedere alla protervia parolaia di una parte della maggioranza ma il riflesso stanco, burocratico che siffatta scelta tradisce. Le nuove regole entreranno in vigore soltanto il 15 febbraio: una data incomprensibile, utile solo a far festeggiare San Valentino in santa pace ad attempati fidanzatini cinquantenni.
Inutile girarci intorno, l’obbligo vaccinale serve se applicato a tutti i minorenni, che non possono autonomamente decidere e oggi si trovano nel mirino del virus. Quanto alla persistente percentuale di adulti renitenti, imparino che la libertà deve sempre accompagnarsi alla responsabilità: rifiutino pure il vaccino gratis ma in caso di ricovero in terapia intensiva inizino a pagare le cure di tasca propria.
di Vittorio Pezzuto
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Il ruolo del Coreper: dietro le quinte dell’euro-politica
20 Novembre 2025
In Italia soffriamo di un particolare deficit informativo nei confronti del lavoro svolto dagli or…
Visita al Colle
20 Novembre 2025
FdI chiede ufficialmente al Colle di smentire manovre che allo stato attuale hanno la consistenza…
Mattarella-Meloni: 20 minuti di disgelo obbligatorio
20 Novembre 2025
I 20 minuti di faccia a faccia ieri al Quirinale fra il Presidente della Repubblica Sergio Mattare…
I ‘ricchi’ della legge di bilancio
19 Novembre 2025
I titoloni sui ‘ricchi’ della legge di bilancio sollecitano un paio di riflessioni. La prima è sul…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.