AUTORE: Vittorio Pezzuto
Il dado è stato tratto ma è servito soltanto a propinarci una minestrina tiepida e poco corroborante. Le decisioni dell’ultimo Consiglio dei ministri sono un costoso compromesso al ribasso che non migliora in maniera sensibile l’efficacia del contrasto alla diffusione del Covid, che muto ringrazia.
A preoccupare non è soltanto l’aver dovuto cedere alla protervia parolaia di una parte della maggioranza ma il riflesso stanco, burocratico che siffatta scelta tradisce. Le nuove regole entreranno in vigore soltanto il 15 febbraio: una data incomprensibile, utile solo a far festeggiare San Valentino in santa pace ad attempati fidanzatini cinquantenni.
Inutile girarci intorno, l’obbligo vaccinale serve se applicato a tutti i minorenni, che non possono autonomamente decidere e oggi si trovano nel mirino del virus. Quanto alla persistente percentuale di adulti renitenti, imparino che la libertà deve sempre accompagnarsi alla responsabilità: rifiutino pure il vaccino gratis ma in caso di ricovero in terapia intensiva inizino a pagare le cure di tasca propria.
di Vittorio Pezzuto
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Identità
12 Dicembre 2025
Va bene che l’identità la si aggiorni con cautela, ma se non la si afferma quando si è forti poi t…
Maggioranza e opposizione, le stesse spaccature
12 Dicembre 2025
Destra e sinistra non significano più nulla. Le spaccature e le differenze si generano ormai tutte…
Abbracci ed equilibrismi
10 Dicembre 2025
Un punto fermo non va mai dimenticato: la coerenza del governo italiano – per meglio dire dei gove…
Emma Bonino dimessa dall’ospedale, è a casa. “Condizioni stabili”
08 Dicembre 2025
Emma Bonino è stata dimessa dall’ospedale San Filippo Neri di Roma dove era ricoverata dallo scors…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.