Il dado è stato tratto ma è servito soltanto a propinarci una minestrina tiepida e poco corroborante. Le decisioni dell’ultimo Consiglio dei ministri sono un costoso compromesso al ribasso che non migliora in maniera sensibile l’efficacia del contrasto alla diffusione del Covid, che muto ringrazia.
A preoccupare non è soltanto l’aver dovuto cedere alla protervia parolaia di una parte della maggioranza ma il riflesso stanco, burocratico che siffatta scelta tradisce. Le nuove regole entreranno in vigore soltanto il 15 febbraio: una data incomprensibile, utile solo a far festeggiare San Valentino in santa pace ad attempati fidanzatini cinquantenni.
Inutile girarci intorno, l’obbligo vaccinale serve se applicato a tutti i minorenni, che non possono autonomamente decidere e oggi si trovano nel mirino del virus. Quanto alla persistente percentuale di adulti renitenti, imparino che la libertà deve sempre accompagnarsi alla responsabilità: rifiutino pure il vaccino gratis ma in caso di ricovero in terapia intensiva inizino a pagare le cure di tasca propria.
di Vittorio Pezzuto
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Politica e difesa
10 Aprile 2025
La politica italiana tratta i cittadini come stupidi. I sondaggi descrivono la nostra opinione p…
Re Carlo III parla in italiano alla Camera: “Spero di non rovinare la lingua di Dante” – IL VIDEO
09 Aprile 2025
“Spero di non aver rovinato così tanto la lingua di Dante da non essere più invitato in Italia” …
Meloni e le ambizioni da pontiera
09 Aprile 2025
Meloni prova a entrare nello Studio Ovale il più presto possibile, senza trovare entusiastica fi…
Gli anti globalizzazione, Trump e le balle sull’Italia
09 Aprile 2025
Il mondo trattiene il fiato, nel tentativo di capire dove andrà a finire la guerra commerciale s…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.