Fatta la solita premessa – ovvero che tocca alle autorità inquirenti accertare i fatti e a un tribunale attribuire le responsabilità e quantificare le pene – e ricordato ai moralisti che ospitano gli immorali che il garantismo non è un piacere fatto ai criminali ma il fondamento del diritto per le persone oneste (sicché non esiste giusta pena senza giusto processo), proviamo a guardare oltre le valigiate di quattrini (altro che “bustarelle”) e sforziamoci di comprenderne il significato. Il che ci allontana dallo scandalismo e ci riporta alla politica. Ci sono tre questioni da mettere a fuoco.
Non è una novità. Si potrebbe dire che – una volta crollato il comunismo – la Russia ha investito (appoggi e quattrini) nella destra, mentre il Qatar ha trovato interlocutori a sinistra. Entrambi, credo, se ne fregano della nostra destra e della nostra sinistra, serve loro influenzare la politica. Che è cosa molto diversa dal corrompere e, non a caso, materia di cui si occupano anche i servizi di sicurezza, alias segreti.
Senza offesa per nessuno, ma capita troppo spesso che gli eletti in quel Parlamento abbiano scarsa caratura politica. E capita, anche per colpa dell’informazione, che nessuno ne segua l’attività. Come fosse una sine cura ininfluente. Sarà bene cambiare atteggiamento all’interno, oltre che vigilare affinché nessuno li compri dall’esterno.
Il problema di diritto è che un parlamentare greco è stato arrestato dalla Procura belga. Non ho il minimo dubbio sull’esistenza di elementi a giustificazione (per il resto se la vedranno con un tribunale), ma ne ho sull’opportunità che questo avvenga. La norma che lo consente si riferisce alla flagranza, ma una cosa è se spari a qualcuno, altra se accumuli soldi. Può farlo solo la Procura ove ha sede il Parlamento? Perché per la flagranza dello sparo no, possono tutte le europee, mentre per i soldi che succede se un parlamentare francese viene arrestato in Ungheria dopo che gli hanno piazzato i soldi in camera? Non è questione secondaria. Più è importante il Parlamento (e lo è), più questi problemi si deve porli.
Certo che gli europei sono colpiti da quelle montagne di banconote, ma le forze politiche europee commettono un grave errore ad accompagnarle con concetti quali: mele marce; vanno isolati; condanniamo e così via svicolando. Se non vogliono marinare in un inutile e malefico moralismo devono affrontare il problema più grosso: del Parlamento europeo si occupavano più gli altri che loro.
di Davide Giacalone
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