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La caricatura della vergogna

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La caricatura di Elly Schlein pubblicata dal Fatto Quotidiano discrimina le sue origini ebraiche accentuandone il naso e con una didascalia che richiama gli orrori del passato

caricatura elly schlein

La caricatura della vergogna

La caricatura di Elly Schlein pubblicata dal Fatto Quotidiano discrimina le sue origini ebraiche accentuandone il naso e con una didascalia che richiama gli orrori del passato

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La caricatura della vergogna

La caricatura di Elly Schlein pubblicata dal Fatto Quotidiano discrimina le sue origini ebraiche accentuandone il naso e con una didascalia che richiama gli orrori del passato

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Siamo incredibilmente ancora agli ebrei caricaturati con il naso grosso e adunco. Italia, 2023.

È accaduto alla neo segretaria del Partito democratico Elly Schlein, nella caricatura di Francesco Federighi pubblicata dal Fatto Quotidiano. Che la leader dem sia rappresentata in modo oggettivamente orrendo non è un tema, la caricatura è caricatura, la satira è satira. Al Fatto si sono affannati a ricordare le caustiche e corrosive vignette del leggendario Forattini, con tanto di Spadolini rappresentato non proprio come simbolo di virilità e altri potenti letteralmente messi a nudo e alla gogna.
 
Tutto vero, tutto giusto, tranne per un inquietante particolare: la didascalia che riporta alle origini ebree della Schlein.
Perché scriverlo? Perché richiamare istintivamente quel devastante e insostenibile riferimento alle caratteristiche fisionomiche, al naso in modo specifico? Come si può mai pensare di fare una cosa del genere senza far tornare alla memoria – ammesso se ne abbia ancora una, con un pizzico di coscienza – i tempi in cui si partì proprio dalle caricature più sprezzanti e feroci per disumanizzare gli ebrei?
 
C’è qualcosa di spaventoso dietro quella caricatura e l’agghiacciante didascalia. Chissà cosa voleva dire la vignetta, chissà quale contenuto politico nasconde così bene da renderlo invisibile. Di sicuro non ne vediamo alcuno dietro quel naso deforme e la rivoltante didascalia.
 
Sappiamo per certo che ancora oggi, in troppi Paesi, essere ebrei è una colpa in quanto tale. Il nemico da additare e ridicolizzare, da cancellare dalla faccia della terra come nel caso dell’Iran che mette in galera per due giorni e costringe alla gogna cinque ragazze perché hanno ballato in un video social. Che spara negli occhi di altre che osano manifestare contro il regime.
 
Cosa c’entra, direte voi. C’entra, perché gli orrori nascono sempre dalla negazione della libertà e della dignità individuali e non c’è nulla di più orrendo del vedere riecheggiare le forme di umiliazione pubblica di un intero popolo che credevamo sepolte nei più oscuri meandri della storia o riservati ai regimi alimentati da odio e disprezzo per gli ebrei.
 
Di Fulvio Giuliani
 
#antisemitismo #EllySchlein #politica

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