app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Sangiuliano Boccia

Lacrime ministeriali nel vuoto

Cosi, restano Sangiuliano, Boccia, le lacrime, un’umiliazione pubblica senza pari e l’immagine di un Paese che non è manco un po’ quello vero. Per fortuna.

|

Lacrime ministeriali nel vuoto

Cosi, restano Sangiuliano, Boccia, le lacrime, un’umiliazione pubblica senza pari e l’immagine di un Paese che non è manco un po’ quello vero. Per fortuna.

|

Lacrime ministeriali nel vuoto

Cosi, restano Sangiuliano, Boccia, le lacrime, un’umiliazione pubblica senza pari e l’immagine di un Paese che non è manco un po’ quello vero. Per fortuna.

|
|

Cosi, restano Sangiuliano, Boccia, le lacrime, un’umiliazione pubblica senza pari e l’immagine di un Paese che non è manco un po’ quello vero. Per fortuna.

Un caso come l’affaire Sangiuliano-Boccia avrebbe funzionato in qualsiasi epoca. Clamorosa differenza rispetto al passato è la fulmineità dei mezzi di informazione odierni e la pervasività dei social, che consentono a una “signora nessuno” di smentire in tempo reale un ministro e un capo di governo. 

Nessuna sorpresa, dunque, davanti a una storia vecchia come il mondo, fra chi detiene il potere e chi cerca di avvicinarsi come può a chi conta: certo, una volta vi si esercitava Tacito negli Annales e oggi attendiamo le storie notturne di Maria Rosaria Boccia in Instagram e ci becchiamo le incredibili lacrime di un ministro sul primo canale della Tv pubblica. Tant’è, ma facciamo anche fatica a meravigliarci.

C’è un altro aspetto: pur senza voler cedere agli aspetti più deteriori del gossip, cosa avrebbe dovuto infiammare nei giorni di Sangiuliano l’attenzione della pubblica opinione? Lo abbiamo già scritto qui: l’autonomia differenziata non accende gli animi, i temi legati alla legge di stabilità sono percepiti come il solito balletto sempre uguale. Le grandi riforme arrivano giusto ai militanti. Forse. 

Avremmo tanto di cui discutere, di enormemente importante per il futuro nostro e dei nostri figli. Si pensi alla scuola e in generale alla formazione, al lavoro, a un’idea di Italia che ci attende. La verità è che temi del genere nessuno ha il coraggio di proporli, se non replicando le posizioni di sempre. Si va di piccolo cabotaggio, navigazione sottocosta.

Cosi, restano Sangiuliano, Boccia, le lacrime, un’umiliazione pubblica senza pari e l’immagine di un Paese che non è manco un po’ quello vero. Per fortuna.

di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Milano mette al bando il fumo all’aperto dall’1 gennaio 2025

26 Dicembre 2024
Anno nuovo e nuovi divieti a Milano dove dall’1 gennaio 2025 sarà praticamente proibito fumare a…

La giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari e le polemiche

26 Dicembre 2024
Non sta suscitando l’attenzione che meriterebbe la proposta, avanzata da diverse forze politiche…

Migranti in Albania, dopo il vertice Meloni conferma: “Avanti con soluzioni innovative. L’Europa è con noi”

24 Dicembre 2024
Il vertice si è tenuto insieme al ministro degli Esteri, della Difesa, dell’Interno, degli Affar…

Concerto di Natale, Riccardo Muti “bacchetta” i senatori: “Stutatelo ‘sto telefonino” – IL VIDEO

23 Dicembre 2024
Il Maestro Riccardo Muti, mentre parla all’aula, sente lo squillo di un cellulare e “bacchetta” …

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI