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sciopero benzinai

Sciopero benzinai e il pasticcio del governo

Lo sciopero dei benzinai annunciato per il 25 e 26 gennaio è figlio del pasticcio fatto dal governo sul caro benzina, ma non è del tutto giustificato
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Sciopero benzinai e il pasticcio del governo

Lo sciopero dei benzinai annunciato per il 25 e 26 gennaio è figlio del pasticcio fatto dal governo sul caro benzina, ma non è del tutto giustificato
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Sciopero benzinai e il pasticcio del governo

Lo sciopero dei benzinai annunciato per il 25 e 26 gennaio è figlio del pasticcio fatto dal governo sul caro benzina, ma non è del tutto giustificato
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Lo sciopero dei benzinai annunciato per il 25 e 26 gennaio è figlio del pasticcio fatto dal governo sul caro benzina, ma non è del tutto giustificato
Il governo s’è messo nei guai con le proprie mani, sul tema del prezzo dei carburanti. Ha abboccato a informazioni inesatte, ha creduto vi fossero aumenti nel mentre il prezzo scendeva (comunque non aumentava), ha evocato la speculazione e diffuso dati sui controlli che la Guardia di Finanza aveva effettuato sui distributori di benzina, dati che con la speculazione non c’entrano nulla. Per giunta ha preso un provvedimento inutile – l’esposizione del prezzo medio – che sembra confermare la disonestà dei benzinai. I quali hanno ragione a risentirsi e protestare, ma non ne avrebbero a scioperare. Hanno annunciato la chiusura per il 25 e 26 gennaio. Solo che, in quel modo, a pagare sarebbero i cittadini e la libertà di movimento. Ci sarà la corsa al pieno il 24. Il governo chiarisca in fretta che no, non ci sono stati ladrocini generalizzati alla pompa, che quei controlli sono normale routine. E i benzinai rinuncino a fermare l’Italia. Non se ne sente alcun bisogno, semmai dovremmo correre. Di Davide Giacalone

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