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Se il creatore accarezza la creatura

Berlusconi nella possibilità di diventare Presidente della Repubblica ci crede davvero e l’apertura ai grillini, che ne ripresero in parte il linguaggio politico, ne è una prova lampante.

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Se il creatore accarezza la creatura

Berlusconi nella possibilità di diventare Presidente della Repubblica ci crede davvero e l’apertura ai grillini, che ne ripresero in parte il linguaggio politico, ne è una prova lampante.

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Se il creatore accarezza la creatura

Berlusconi nella possibilità di diventare Presidente della Repubblica ci crede davvero e l’apertura ai grillini, che ne ripresero in parte il linguaggio politico, ne è una prova lampante.

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Berlusconi nella possibilità di diventare Presidente della Repubblica ci crede davvero e l’apertura ai grillini, che ne ripresero in parte il linguaggio politico, ne è una prova lampante.

Il sogno del Papato laico – l’ascesa al Colle del Quirinale – val bene una benedizione ai grillini. Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, nella possibilità di diventare presidente della Repubblica ci crede. Chi nutrisse ancora dubbi sulla sua determinazione legga le nuove parole del Cavaliere sui grillini (tratte dall’anticipazione di un’intervista che sarà pubblicata sul numero speciale dei 35 anni di “Milano Finanza”): «Il voto al Movimento 5 stelle, dal quale siamo lontanissimi, nasceva da motivazioni tutt’altro che ignobili o irragionevoli. Nasceva dallo stesso disagio e dallo stesso fastidio per un certo tipo di politica per la quale è nata Forza Italia. I 5S non sono riusciti a dare una rappresentanza a questa Italia, ma hanno dato voce a un disagio reale, che merita rispetto». Del resto Berlusconi è un precursore da sempre. Nell’edilizia. Nelle televisioni. Nel calcio. In politica, dove con Forza Italia ha inventato il linguaggio immediato – oggi si direbbe populista – dell’antipolitica, ovvero della critica alla politica come professione. I grillini, anni dopo Berlusconi (e la Lega di Umberto Bossi), hanno ripreso in parte quel linguaggio, rendendolo più feroce e boccaccesco. Adesso si tratta di vedere se una parte di loro (e di ex 5 Stelle), smarrito l’anti e precipitati nella politica, sceglieranno di chiudere il proprio tragitto facendo salire Berlusconi al soglio quirinalizio. Nel caso, per Silvio si tratterebbe dell’ennesimo miracolo, oltretutto in tempi di crisi della fede.

di Aldo Smilzo

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