app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Licenze taxi

Taxi, cade l’ultimo velo della vergogna

Taxi, arriva la sentenza della Corte costituzionale: “Il blocco delle licenze lede i diritti dei cittadini”. Ma il vero aspetto incredibile è la passività della politica

|

Taxi, cade l’ultimo velo della vergogna

Taxi, arriva la sentenza della Corte costituzionale: “Il blocco delle licenze lede i diritti dei cittadini”. Ma il vero aspetto incredibile è la passività della politica

|

Taxi, cade l’ultimo velo della vergogna

Taxi, arriva la sentenza della Corte costituzionale: “Il blocco delle licenze lede i diritti dei cittadini”. Ma il vero aspetto incredibile è la passività della politica

|
|

Taxi, arriva la sentenza della Corte costituzionale: “Il blocco delle licenze lede i diritti dei cittadini”. Ma il vero aspetto incredibile è la passività della politica

Nella nostra assoluta modestia, ne avremo scritto un centinaio di volte, sottolineando l’assurdità del disservizio “offerto“ ai cittadini e i rilevanti danni alle singole persone, al turismo e al nostro sistema economico causati dalla perdurante e lunare incapacità di mettere mano alla situazione-taxi in Italia.

Ieri, è arrivato il più autorevole avallo che possa esistere, quello della Corte costituzionale. “Il blocco delle licenze lede i diritti dei cittadini”: questa l’estrema sintesi della sentenza della Corte che – ove ce ne fosse bisogno e non ce n’era per ribadire l’assurdità della situazione – ha messo nero su bianco concetti ancor più chiari e definitivi.

Li leggiamo insieme: “La forte carenza dell’offerta che colloca l’Italia fra i Paesi meno attrezzati al riguardo…. ha indebitamente compromesso non solo il benessere del consumatore, ma anche qualcosa di più ampio che attiene all’effettivo godimento di alcuni diritti costituzionali oltre che all’interesse dello sviluppo economico del Paese”.

Il giudizio sull’atteggiamento della corporazione dei tassisti (di quella parte cieca e sorda) non potrebbe essere più netto e definitivo, eppure noi abbiamo sempre sottolineato come il tema non fosse tanto quello della posizione egoista quanto si vuole, ma in qualche misura comprensibile di chi cerchi di tutelare una propria rendita di posizione. Persino andando oltre i limiti consentiti.

Il vero aspetto incredibile di tutta questa vicenda è la lunghissima passività della classe politica, la pavidità davanti a una singola categoria che più volte ha messo alla frusta le amministrazioni delle più grandi città italiane o direttamente il governo. Basta osare mettere in dubbio l’ancestrale diritto di considerare il numero delle licenze intoccabili e le medesime una sorta di “proprietà“ del tassista e si scatena l’inferno.

Se non altro per decenza o vergogna – fate voi – dopo una simile sentenza anche i più recalcitranti fra i nostri amministratori e politici dovrebbero improvvisamente trovare il coraggio sempre mancato. Siamo proprio curiosi.

Di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Forum Cernobbio, Meloni: “Ringrazio Sangiuliano, il governo non sarà indebolito”. E su Boccia…

07 Settembre 2024
Sangiuliano, Boccia, Italia, Europa, il nuovo commissario Ue, pnrr, Fitto, Ucraina: sono tanti i…

C’erano una volta Genny e la bionda

07 Settembre 2024
Cosa resta di questi 10 giorni surreali e sconfortanti? Le macerie di una credibilità personale …

Boccia: “Io voglio le scuse dell’uomo. Dispiace per le dimissioni” – IL VIDEO

06 Settembre 2024
Maria Rosa Boccia commenta, durante un’intervista a La7, le dimissioni del ministro della Cultur…

Lui si dimette, lei si gioca il “patriarcato”

06 Settembre 2024
Boccia accusa Giorgia Meloni di sessismo e gioca la carta del “patriarcato”. L’unica cosa certa …

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI