Pro Recco, la dolce condanna di vincere
In questa foto sono con due colossi dello sport e della pallanuoto in particolare: Pino Porzio, campione olimpico nel ‘92 a Barcellona, ed Eraldo Pizzo, il leggendario ‘caimano’, uno degli eroi del Settebello medaglia d’oro a Roma ‘60.
Pro Recco, la dolce condanna di vincere
In questa foto sono con due colossi dello sport e della pallanuoto in particolare: Pino Porzio, campione olimpico nel ‘92 a Barcellona, ed Eraldo Pizzo, il leggendario ‘caimano’, uno degli eroi del Settebello medaglia d’oro a Roma ‘60.
Pro Recco, la dolce condanna di vincere
In questa foto sono con due colossi dello sport e della pallanuoto in particolare: Pino Porzio, campione olimpico nel ‘92 a Barcellona, ed Eraldo Pizzo, il leggendario ‘caimano’, uno degli eroi del Settebello medaglia d’oro a Roma ‘60.
In questa foto sono con due colossi dello sport e della pallanuoto in particolare: Pino Porzio, campione olimpico nel ‘92 a Barcellona, ed Eraldo Pizzo, il leggendario ‘caimano’, uno degli eroi del Settebello medaglia d’oro a Roma ‘60.
Il non rassicurante soprannome richiama il più forte giocatore di tutti i tempi di questa disciplina, in realtà un uomo di straordinaria gentilezza.
Eravamo tutti ospiti, in Sardegna, di Gabriele Volpi, il proprietario e l’anima della Pro Recco, che ieri sera a Belgrado ha vinto la Champions League, travolgendo in finale gli ungheresi del Ferencvaros 9-6.La Pro Recco è così tornata sul tetto d’Europa sei anni dopo l’ultimo trionfo, vincendo per la nona volta la Coppa dei Campioni. I liguri sono il club più titolato di sempre nella pallanuoto.
La Pro Recco di Gabriele Volpi e del presidente Maurizio Felugo è una squadra condannata a vincere, come capita ai team che dominano in uno sport, il Real Madrid, la Ferrari, i Los Angeles Lakers…
Solo una settimana fa, la Pro Recco ha perso dopo 14 anni di seguito lo scudetto, battuta dal Brescia. I lombardi hanno mostrato più fame e convinzione, nella serie per il titolo italiano, ma i grandi campioni, le squadre condannate a vincere, si distinguono perché sanno alimentarsi anche delle rare sconfitte. Così, la Pro Recco oggi affidata a Gabi Hernandez ha giocato una Final Eight di Champions League semplicemente spettacolare. Ha macinato gli avversari e vinto il titolo più ambito, pochi giorni dopo aver dovuto leggere della fine di un impero. Il proprio.
È una grande storia quella della Pro Recco, capace di portare sul tetto del mondo una cittadina di una manciata di abitanti affacciata sul Mar Ligure, abituata a metter sotto le squadre di grandi città come Budapest o Barcellona.
È una grande storia quella di Gabriele Volpi, che a Recco è nato a pochi metri da quella Punta S. Anna dove la squadra gioca all’aperto da sempre.
Volpi fu un giovane talento della Pro Recco, ma di pallanuoto non si viveva e allora intraprese l’avventura imprenditoriale che lo ha reso il più grande interprete della logistica portuale integrata al mondo.
Come recita la canzone, ‘certi amori fanno giri immensi e poi ritornano’ e tanti anni dopo l’ex-giovane talento la squadra se l’è comprata e l’ha fatta diventare il club più vincente di tutti i tempi.
Come il cerchio si è magicamente chiuso per Eraldo Pizzo, che vinse a Milano la prima Coppa dei Campioni della Pro Recco nel 1965 e ieri a Belgrado era sul podio insieme ai ragazzi di oggi, con le lacrime agli occhi.
56 anni dopo e Caimano per sempre.
di Fulvio Giuliani
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