Riflettori puntati sull’Interporto-Rivers di Marghera
Lo sviluppo economico dell’area del Triveneto al centro dell’incontro tenutosi in occasione della Mostra del Cinema al Lido di Venezia
Riflettori puntati sull’Interporto-Rivers di Marghera
Lo sviluppo economico dell’area del Triveneto al centro dell’incontro tenutosi in occasione della Mostra del Cinema al Lido di Venezia
Riflettori puntati sull’Interporto-Rivers di Marghera
Lo sviluppo economico dell’area del Triveneto al centro dell’incontro tenutosi in occasione della Mostra del Cinema al Lido di Venezia
Lo sviluppo economico dell’area del Triveneto al centro dell’incontro tenutosi in occasione della Mostra del Cinema al Lido di Venezia
In occasione della 78. Mostra del Cinema di Venezia, nello Spazio di Fondazione Ente dello Spettacolo all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, durante i consueti appuntamenti del quotidiano d’opinione La Ragione si è tenuto un incontro sulle prospettive di sviluppo economico dell’intera area del Triveneto, con un focus particolare sull’area portuale di Venezia. Ospiti del panel, moderato dal direttore responsabile del quotidiano Fulvio Giuliani, il neoeletto Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, e il Presidente dell’Interporto-Rivers di Marghera, Bruno Savio.
Durante l’incontro è emersa l’esigenza di mettere in discussione tutto ciò che si è dato per scontato negli ultimi 20-30 anni in Italia. Illuminanti le vicende del Porto di Venezia, costantemente sotto i riflettori per la questione delle grandi navi in laguna. Il turismo, con le navi da crociera, rappresenta un asset di fondamentale importanza ma non potrà mai essere tutto. Tantomeno nei porti di Venezia, Marghera e Chioggia, porta naturale sull’intera Europa Centrale.
Come dichiarato dallo stesso Presidente dell’Autorità Portuale, Fulvio Lino Di Blasio, sono spesso le stesse aziende dei distretti economici del Triveneto a non credere nei porti veneziani. Per difetto di comunicazione, per le ragioni burocratiche, per mancati investimenti e perché i player economici del territorio non interagiscono e collaborano.
Emerge dunque una forte esigenza di concretezza per riuscire a far dialogare infrastrutture pubbliche e investimenti privati, come nel caso che lo stesso Di Blasio ha definito la case history dell’Interporto-Rivers di Marghera. Salvato dal fallimento il 3 marzo 2020, alla vigilia del lockdown, attraverso la Rivers Docks, società del Gruppo Orlean Invest Holding, che fa capo a Gabriele Volpi, oggi in fase di grandi investimenti, crescita e e sviluppo. Ancora, Interporto-Rivers che a partire dal prossimo mese è stato individuato come infrastruttura strategica in cui celebrare il primo Port Day, una serie di giornate pensate per far conoscere in modo interattivo e moderno il mondo della logistica portuale.
di Sara Boni Sforza
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