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Anche Bambi ha conosciuto la nostra burocrazia

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Nonostante chi lo abbia investito, abbia subito chiamato i soccorsi, un capriolo è stato portato in clinica solo dieci ore dopo. Il motivo? La solita burocrazia italiana

Anche Bambi ha conosciuto la nostra burocrazia

Nonostante chi lo abbia investito, abbia subito chiamato i soccorsi, un capriolo è stato portato in clinica solo dieci ore dopo. Il motivo? La solita burocrazia italiana
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Anche Bambi ha conosciuto la nostra burocrazia

Nonostante chi lo abbia investito, abbia subito chiamato i soccorsi, un capriolo è stato portato in clinica solo dieci ore dopo. Il motivo? La solita burocrazia italiana
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L’avevano chiamato Bambi, e in effetti assomigliava al protagonista del celebre cartone animato. Protagonista però invece di una vicenda che racconta quanto la burocrazia alle volte possa essere assurda. E ci ha rimesso lui: un capriolo investito in provincia di Roma. Nonostante chi lo ha accidentalmente urtato si sia fermato e abbia chiamato i soccorsi, il capriolo è stato effettivamente portato in clinica solo dopo dieci ora. Dieci. Questo perché la Regione Lazio vieta al privato cittadino di soccorrere un animale selvatico in difficoltà.   Non solo: l’organo deputato alla procedura è la Asl, neanche le Guardie Forestali. Peccato che le Asl non siano dotate di mezzi idonei al trasporto di questo tipo di animali. E quindi, nel caso specifico, si è dovuto attendere che il mezzo venisse reperito. Dieci ore. Ore che forse avrebbero potuto fare la differenza per Bambi. Avrebbe dovuto essere istituito un numero di emergenza. Che però non è mai stato attivato. «Vietare il soccorso della fauna selvatica equivale ogni anno a condannare a morte decine, centinaia di animali» ci spiega Antonello Livi, Guardia Zoofila e Vice Coordinatore Provinciale della Accademia Kronos Valle Aniene. Per carità, per in privato cittadino intervenire quando si tratta di animali selvatici può risultare complesso o rischioso. A maggior ragione le prassi per il soccorso dovrebbero essere ben definite e non solo scritte su carta e poi mai applicate. Altrimenti, è solo burocrazia. Con la vita degli animali in mezzo. Di Annalisa Grandi

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