Chi si rivede! Tornano bagnini e camerieri. Merito della fine del reddito
| Società
Erano diventati delle entità divine, ora con la fine del reddito di cittadinanza sono riapparsi: camerieri e bagnini esistono ancora e in questi giorni fanno la fila per un posto di lavoro

Chi si rivede! Tornano bagnini e camerieri. Merito della fine del reddito
Erano diventati delle entità divine, ora con la fine del reddito di cittadinanza sono riapparsi: camerieri e bagnini esistono ancora e in questi giorni fanno la fila per un posto di lavoro
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Chi si rivede! Tornano bagnini e camerieri. Merito della fine del reddito
Erano diventati delle entità divine, ora con la fine del reddito di cittadinanza sono riapparsi: camerieri e bagnini esistono ancora e in questi giorni fanno la fila per un posto di lavoro
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Si dice che a pensar male si faccia peccato, però è quantomeno curioso come dalla fine del reddito di cittadinanza, improvvisamente, siano riapparsi camerieri, bagnini, baristi, addetti alle camere negli hotel. Non una semplice sensazione ma un’evidenza confermata dalle associazioni di categoria (Federturismo e Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi). Il trend si è registrato in particolare in Campania, Puglia e Sicilia regioni che vivono proprio ora il massimo momento turistico.
In questi giorni, in moltissimi, si sono presentati nei bar, nei ristoranti, hotel e stabilimenti balneari chiedendo un lavoro come stagionale dato che ora non percepiranno più il sussidio economico grazie al quale guadagnavano senza fare nulla. Parliamo di persone tutte giudicate abili al lavoro. E’ chiaro che, detta così, la cosa susciti un moto di fastidio ma va ricordato che questi signori – se si escludono i casi di truffa – hanno fatto ciò che la legge gli ha permesso di fare: i mantenuti. Non hanno trasgredito nessuna norma ma solo seguito le leggi scritte (male) dai nostri politici, votati dagli italiani.
Ci è voluto un po’ di tempo ma alla fine si è capito che non sarà il reddito di cittadinanza la soluzione definitiva al problema occupazionale e alla povertà (anche se alcuni lo hanno capito meno). L’Italia ha una media occupazionale di 13 punti percentuali in meno rispetto agli altri paesi europei, dunque il problema esiste ancora e come tale va affrontato.
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