Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Compromesso equilibrato fra idee diverse

|
Gli Stati membri dell’Ue hanno posizioni diverse sul gas e sul nucleare, per questo l’Unione deve trovare una sintesi fra diversi. E l’ha trovata, visto che la Commissione ha deciso. Poi dovrà votare il Parlamento e quindi toccherà al Consiglio d’Europa.

Compromesso equilibrato fra idee diverse

Gli Stati membri dell’Ue hanno posizioni diverse sul gas e sul nucleare, per questo l’Unione deve trovare una sintesi fra diversi. E l’ha trovata, visto che la Commissione ha deciso. Poi dovrà votare il Parlamento e quindi toccherà al Consiglio d’Europa.
|

Compromesso equilibrato fra idee diverse

Gli Stati membri dell’Ue hanno posizioni diverse sul gas e sul nucleare, per questo l’Unione deve trovare una sintesi fra diversi. E l’ha trovata, visto che la Commissione ha deciso. Poi dovrà votare il Parlamento e quindi toccherà al Consiglio d’Europa.
|
Fermi tutti e ragioniamo. A freddo. L’Unione europea non si è spaccata sulla tassonomia riguardo alle fonti energetiche in vista del Green Deal, checché ne scrivano alcuni grandi giornali o ne dicano gli ambientalisti più ideologizzati già pronti a mobilitarsi e a usare argomenti populisti come “la grande rapina” (ma quando mai!). Il fatto che gli Stati membri abbiano posizioni diverse sul gas e sul nucleare si chiama libertà di scelta politica. L’Unione europea doveva trovare una sintesi fra diversi e l’ha trovata, visto che la Commissione ha deciso. Poi dovrà votare il Parlamento e quindi toccherà al Consiglio d’Europa. E in seno a quest’ultimo, senza il bisogno di nessuna retorica verdognola, potrebbe – ma lo vedremo – consumarsi una frattura qualora qualcuno decidesse di porre il veto alla scelta fatta dall’Ue sulla tassonomia. A oggi, però, quello che si sta consumando sulle scelte energetiche rispetto all’ambiente si chiama – lo ribadiamo – semplicemente politica. Oppure i verdi duri e puri pretenderebbero che un Paese membro e fondatore dell’Ue come la Francia rinunci alle proprie scelte sul nucleare? Questa sì sarebbe la fine dell’Europa oltreché una forma di ideologia e non di politica ambientale. Quanto ai ricorsi alla Corte di Giustizia, per adesso pare li stiano preparando l’Austria e il Lussemburgo. È un loro diritto. Liberi di farlo. Ma attenzione: l’Unione europea è un progetto politico ben più ampio e ambizioso di due Stati che sommati assieme fanno meno di dieci milioni di abitanti.   Di Massimiliano Lenzi

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

20 Novembre 2025
Ottant’anni fa si apriva il processo di Norimberga. Per la prima volta, il mondo cercò di giudicar…
19 Novembre 2025
Cosa chiedono gli studenti agli psicologi a scuola? Una recente indagine ha provato a fare il punt…
18 Novembre 2025
I giovani d’oggi, quando si sentono giù di morale o soli, a genitori e amici preferiscono l’AI per…
17 Novembre 2025
L’AI ridefinisce la scuola italiana, incidendo soprattutto sulle discipline Stem e rafforzando la…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI