app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Condannare e isolare gli estremismi

A scendere in piazza per i cortei no Green Pass sono rimaste le frange più estreme, soprattutto i più violenti. Occorre una presa di posizione non solo da parte del Viminale ma anche da chi scende in piazza pacificamente.
|

Condannare e isolare gli estremismi

A scendere in piazza per i cortei no Green Pass sono rimaste le frange più estreme, soprattutto i più violenti. Occorre una presa di posizione non solo da parte del Viminale ma anche da chi scende in piazza pacificamente.
|

Condannare e isolare gli estremismi

A scendere in piazza per i cortei no Green Pass sono rimaste le frange più estreme, soprattutto i più violenti. Occorre una presa di posizione non solo da parte del Viminale ma anche da chi scende in piazza pacificamente.
|
|
A scendere in piazza per i cortei no Green Pass sono rimaste le frange più estreme, soprattutto i più violenti. Occorre una presa di posizione non solo da parte del Viminale ma anche da chi scende in piazza pacificamente.
C’era da immaginarsi che con l’andare del tempo il cerchio si sarebbe ristretto. Quello che è successo sabato a Milano lo dimostra in modo inequivocabile: in piazza per i cortei no Green Pass restano soprattutto i più violenti, le frange più estreme. E così si sono ritrovati fianco a fianco un ex brigatista e i neonazisti della comunità varesina “Dodici Raggi”. Al di là del bilancio di arresti e denunce, del fatto che ancora una volta il corteo puntasse alla sede della Cgil e che le forze dell’ordine siano riuscite a evitare il peggio, occorre una riflessione. Perché se è vero che è quantomeno difficile avere a priori il polso di una manifestazione del genere, a posteriori occorre prendere una posizione netta. Qui è rimasto ben poco di quelle immagini di famiglie che protestano contro una misura che ritengono illegittima: qui sono rimasti gli opposti estremismi, uniti da una battaglia contro il ‘sistema’. Non condannare quanto avvenuto, solo perché a differenza di Roma la situazione non è degenerata, sarebbe un grave errore. Anche perché c’è da aspettarsi che l’ondata non si esaurisca e anzi che gli animi vadano esacerbandosi con la certezza che Draghi non farà passi indietro sul Green Pass. Rischiamo di ripiombare in anni che nessuno vuole rivivere. Tocca alla politica e al Viminale esporsi e censurare, e se possibile provare a intensificare i controlli prima di queste manifestazioni. Ma tocca anche a chi scende in piazza pacificamente: non condannare significa essere complici di una deriva inaccettabile. di Gaia Bottoni

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Cassazione e autovelox fuorilegge

23 Aprile 2024
Una sentenza esemplare della Corte di Cassazione comporterà effetti immediati su tutti gli autov…

La Ragione e Albatros al Fuorisalone di Milano

19 Aprile 2024
Si è tenuto oggi, nell’oasi di Piazza San Marco (in Brera) a Milano, il secondo appuntamento de …

L’intervista video agli studenti in sciopero della fame dell’Università La Sapienza di Roma

18 Aprile 2024
Continuano le proteste all’Università La Sapienza di Roma: le dichiarazioni dei due studenti, Fr…

“Napoli sarà sepolta sotto 30 metri di cenere”: l’allarme della tv svizzera

17 Aprile 2024
Il canale tv svizzero Rsi ha pubblicato un reportage in cui lo scenario per la città di Napoli s…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI