Cospito o Chemical non cambia, conta la caciara
| Società
La verità è che non importa di chi o cosa si parli, conta solo essere al centro dell’attenzione e guadagnarsi il palcoscenico

Cospito o Chemical non cambia, conta la caciara
La verità è che non importa di chi o cosa si parli, conta solo essere al centro dell’attenzione e guadagnarsi il palcoscenico
| Società
Cospito o Chemical non cambia, conta la caciara
La verità è che non importa di chi o cosa si parli, conta solo essere al centro dell’attenzione e guadagnarsi il palcoscenico
| Società
AUTORE: Fulvio Giuliani
Che sia la vicenda Cospito – divulgate in parlamento carte “non segrete”, nelle parole del ministro della Giustizia Nordio, ma ciò certo non giustifica l’irresponsabile messa in scena alla Camera – o il Festival di Sanremo lo schema non cambia.
L’importante, l’essenziale (per fare il verso alla canzone con cui il favorito di oggi Marco Mengoni vinse il festival 2013) resta farsi notare. Come scrivevamo nei giorni scorsi su La Ragione, segnalare la propria esistenza.
Quanto alle conseguenze, il senso di responsabilità e del ridicolo, ripassare la prossima volta. Non c’è tempo, se i tempi sono quelli dettati dai social, dalla caciara da provocare a tutti i costi per ottenere i famosi 15 minuti di celebrità. Anche se, in verità, cinque bastano e avanzano.
Delle roboanti e lunari accuse al cantante Rosa Chemical ci siamo occupati anche ieri, basiti dall’idea che il gusto per la provocazione di un artista a oggi ancora poco noto al grande pubblico possa meritare l’impegno di una parlamentare preoccupata dall’effetto che l’immagine del suddetto possa fare sui bambini durante il Festival (!).
A dirla tutta, in molti avranno sentito nominare per la prima volta Rosa Chemical proprio in virtù della polemica, incuriositi da questa alzata di scudi contro il gender fluid.
Capirai la clamorosa novità, per chi è cresciuto con il genio artistico e coreografico di Renato Zero o anche per chi ha più semplicemente analizzato il suo epigono (non diteglielo) Achille Lauro nelle ultime edizioni di Sanremo.
Potete immaginare il rischio per la moralità pubblica rappresentata da Rosa Chemical, dal suo non essere “binario”, per usare un’espressione tanto in voga oggi. L’idea di censurare qualcuno perché si senta donna, uomo o non inquadrabile in nessuno dei due sessi è francamente ridicola.
Come alla Camera, in un caso di ben altro rilievo, la sostanza è irrilevante. Conta il fumo, conta che se ne parli e che un’oscura deputata di Fratelli d’Italia guadagni il proscenio. Domani o già oggi via a un altro giro e toccherà a qualcun altro.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Bandiere blu, in Italia è nuovo record: 293 nel 2025
26 Luglio 2025
Nel 2025 l’Italia ha conquistato 293 Bandiere Blu. Ma questi numeri raccontano davvero un Paese co…

Autismo ridefinito e terapie
25 Luglio 2025
Il 9 luglio scorso, sulla prestigiosa rivista “Nature Genetics”, è stato pubblicato uno studio del…

Le ipocrisie sull’overtourism
24 Luglio 2025
Il dibattito sull’overtourism si nutre di semplificazioni. Tanto per cominciare, vorremmo ricordar…

Cammini italiani, sempre più persone percorrono itinerari a piedi
23 Luglio 2025
Sempre più italiani imbracciano bastone e scarponi per avventurarsi lungo i tanti cammini che punt…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.