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Dai disperati agli avidi che abboccano

A fine ottobre era stata lanciata la criptovaluta “Squid” per poter partecipare a una versione online del gioco ispirato alla serie Squid Game. Gli organizzatori però sono spariti intascandosi una cifra che supera i 2 milioni di dollari.
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Dai disperati agli avidi che abboccano

A fine ottobre era stata lanciata la criptovaluta “Squid” per poter partecipare a una versione online del gioco ispirato alla serie Squid Game. Gli organizzatori però sono spariti intascandosi una cifra che supera i 2 milioni di dollari.
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Dai disperati agli avidi che abboccano

A fine ottobre era stata lanciata la criptovaluta “Squid” per poter partecipare a una versione online del gioco ispirato alla serie Squid Game. Gli organizzatori però sono spariti intascandosi una cifra che supera i 2 milioni di dollari.
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A fine ottobre era stata lanciata la criptovaluta “Squid” per poter partecipare a una versione online del gioco ispirato alla serie Squid Game. Gli organizzatori però sono spariti intascandosi una cifra che supera i 2 milioni di dollari.
Che “Squid Game”, nonostante le molte critiche, sia la serie del momento è innegabile. Era anche prevedibile che qualcuno se ne sarebbe approfittato. È accaduto. Se nella finzione ci sono uomini e donne disperati e disposti a tutto per guadagnare dei soldi, nella realtà il miraggio di un guadagno facile ha fatto cadere nella rete dei truffatori migliaia di persone. A fine ottobre era stata infatti lanciata la criptovaluta “Squid”, che doveva essere utilizzata per partecipare a una versione online del gioco ispirato alla serie sudcoreana. L’obiettivo era ovviamente quello di accumulare più moneta virtuale possibile. Peccato che alla vigilia dell’inizio del gioco, quando il numero di aspiranti partecipanti era ormai diventato significativo, i suoi organizzatori siano improvvisamente spariti. Beninteso, dopo essersi ricordati di convertire la criptovaluta in dollari reali. Hanno chiuso l’account legato al progetto e si sono intascati una cifra che supera i 2 milioni di dollari. Un po’ come accadeva in quelle vecchie truffe dei finti tour operator che promettevano vacanze da sogno e poi scappavano con i soldi dei clienti. Con la differenza che qui è tutto avvenuto online e che bisogna vedere quanto ci vorrà a identificare i responsabili. Certo, fa sorridere l’analogia fra quello che la serie tv descrive e l’accaduto: di mezzo c’è sempre la voglia di far soldi rapidamente. Per fortuna, diversamente da quanto accade sullo schermo, in questo caso i ‘concorrenti’ ci hanno rimesso soltanto i loro soldi.   di Gaia Bottoni

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