Demografia e tecnologia in Italia
| Società
L’invecchiamento degli abitanti, la denatalità, il brain drain e bassi flussi migratori. Una situazione drammatica, un circolo vizioso che vede le crisi economiche causare riduzioni di nascite e di flussi migratori e questi cali contribuiscono a loro volta a peggiorare la nostra economia. Dunque, che fare?

Demografia e tecnologia in Italia
L’invecchiamento degli abitanti, la denatalità, il brain drain e bassi flussi migratori. Una situazione drammatica, un circolo vizioso che vede le crisi economiche causare riduzioni di nascite e di flussi migratori e questi cali contribuiscono a loro volta a peggiorare la nostra economia. Dunque, che fare?
| Società
Demografia e tecnologia in Italia
L’invecchiamento degli abitanti, la denatalità, il brain drain e bassi flussi migratori. Una situazione drammatica, un circolo vizioso che vede le crisi economiche causare riduzioni di nascite e di flussi migratori e questi cali contribuiscono a loro volta a peggiorare la nostra economia. Dunque, che fare?
| Società
Secondo l’Istat nel 2030 in Italia mancheranno all’appello 2 milioni di persone in età attiva, tra i 15 e i 64 anni. Nel 2002 nella fascia 30-64 anni vi era il 67% della popolazione, nel 2030 calerà al 61%. Le cause sono l’invecchiamento degli abitanti, la denatalità, il brain drain e bassi flussi migratori. Il dato è disomogeneo, con il Sud particolarmente colpito da queste dinamiche, mentre le grandi città del Nord mantengono un certo grado di attrattività, grazie alle loro economie. Insomma, mancano e mancheranno lavoratori.
È dal 2014 che l’Italia ha iniziato questa progressiva e inesorabile riduzione nel suo complesso e in particolare nelle fasce attive ma con l’aumento, per contro, della popolazione anziana. Una situazione drammatica, un circolo vizioso che vede le crisi economiche causare riduzioni di nascite e di flussi migratori e questi cali contribuiscono a loro volta a peggiorare la nostra economia. Dunque, che fare? Bisogna agire su più fronti: il governo potrebbe attuare da un lato politiche migratorie selettive e dall’altro rafforzare il welfare per le famiglie. Dal momento che quand’anche mettessimo in atto politiche di questo tipo i risultati si vedrebbero dopo molti anni – arrestando però già nel breve il dissanguamento demografico – nel mentre possiamo e dobbiamo investire in innovazione e in istruzione. Siamo ormai infatti consapevoli della bassa produttività del lavoro in Italia, soprattutto se confrontata con quella dei nostri principali partner europei, in estrema sintesi dovuta a eccesso di spesa pubblica in settori maturi a basso valore aggiunto, a insufficienti investimenti in ricerca e sviluppo, a spesa deficitaria quali-quantitativa nell’istruzione, a scarsità di laureati e in particolare di laureati Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics).
In questo quadro, la situazione demografica dell’Italia rende l’innovazione non più solo una grande opportunità ma un imperativo categorico. L’Italia ha saputo reagire bene nelle situazioni di emergenza ma in qualche modo lo ha fatto sostituendo il ‘morire’ di colpo con un declino lento, inesorabile. Questo perché mancano una visione del futuro e una capacità di pianificare azioni e investimenti. Oggi ci sono le tecnologie per fare ottima pianificazione e allocazione delle risorse, oltre che per migliorare la produttività, ma soprattutto esistono le condizioni di vita; si vive più a lungo, in particolare in Italia, perciò avrebbe molto senso spendere un po’ di presente per migliorare la qualità del futuro.
Senza giovani non c’è innovazione e senza innovazione non c’è futuro. Bisogna porre in essere le condizioni per attrarre nel nostro Paese ragazzi di tutto il mondo, inserendoli in grandi programmi di investimento nei settori ad alto tasso di tecnologia, energia, digitale e telecomunicazioni.
Di Francesco Orlando
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Croissant e cappuccino, icone alimentari nate con la guerra
04 Giugno 2025
Il cappuccino ha origini singolari: è addirittura nato da una guerra (come pure il francese croiss…

Leone Jacovacci, il pugile nero che prese a pugni il razzismo
01 Giugno 2025
Leone Jacovacci, romano d’adozione con il cuore e la pelle venuti da lontano. Per molti è soltanto…

La vera voce dei dinosauri
01 Giugno 2025
Da tempo la fiction ci ha abituati a dinosauri che sbucano in notti buie e tempestose, schiacciano…

Gli ultimi gatti maltrattati nella “casa degli orrori” sono stati salvati
25 Maggio 2025
Quello che vedete in questa foto è uno degli ultimi gatti salvati da quella che è stata ribattezza…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.