E i genitori fanno pure ricorso
| Società
Il ragazzo che ha accoltellato la sua professoressa in una scuola di Abbiategrasso è stato espulso e ha perso l’anno. I genitori hanno fatto ricorso

E i genitori fanno pure ricorso
Il ragazzo che ha accoltellato la sua professoressa in una scuola di Abbiategrasso è stato espulso e ha perso l’anno. I genitori hanno fatto ricorso
| Società
E i genitori fanno pure ricorso
Il ragazzo che ha accoltellato la sua professoressa in una scuola di Abbiategrasso è stato espulso e ha perso l’anno. I genitori hanno fatto ricorso
| Società
AUTORE: Fulvio Giuliani
Potremmo non credere alla notizia, se non fossimo più che assuefatti a un permissivismo che diventa colpevole lassismo. Il ragazzo che ha accoltellato la sua professoressa in una scuola di Abbiategrasso, ferendola gravemente, è stato espulso dal Consiglio di istituto e ha perso l’anno. Conseguenza minima e logica, avrete pensato da esseri comuni dotati di comune buon senso.
Non per mamma e papà, che lungi dall’interrogarsi su come sia stato possibile ignorare i segnali di una simile rabbia – pronta a tramutarsi in violenza quasi fatale – hanno deciso di far ricorso per cercare di salvare l’anno scolastico del pargolo. Come se il problema del ragazzo, attualmente detenuto nel carcere minorile “Beccaria” di Milano, fosse questo. Gli stessi che, secondo quanto riportato dalla prof, non si sono neppure fatti sentire per un minimo di vicinanza umana, mostrano di non aver capito cosa sia successo. Cosa abbia fatto il figlio, rischiando di ammazzare una persona per motivi che definire futili è poco. Spaventosi nella loro banalità: un rimprovero, un voto, un’antipatia a pelle, l’insostenibile peso dell’autorità. A cui il ragazzo non deve essere mai stato abituato, visto che neppure un atto di questa gravità è riuscito a svegliare dal torpore i genitori.
Dovremmo essere ormai abituati allo spettacolo degli adulti impegnati a diseducare i propri figli, eppure non riusciamo a rassegnarci all’idea che non si comprendano rischi e danni di un atteggiamento così superficiale, privo di un sia pur minimo ancoraggio – se non a dei valori – almeno al buon senso.
Sarà un caso, ma temiamo non lo sia, negli ultimi giorni si sono moltiplicati casi di cronaca gravissimi con protagonisti degli adolescenti. Ogni storia va analizzata a sé e nessuno vuole lanciare anatemi generalizzati, ma un aspetto vogliamo ribadirlo: il problema sono gli adulti. O riprenderemo a coltivare il senso di responsabilità o finiremo per continuare a mandare segnali devastanti a dei ragazzi cresciuti senza idea del limite.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Morto Stefano Benni, lo scrittore aveva 78 anni
09 Settembre 2025
Morto l’autore di “Bar Sport” e de “La Compagnia dei Celestini”, lo scrittore Stefano Benni aveva…

Innovazione senza paura d’innovare
09 Settembre 2025
Esattamente un anno fa, il 9 settembre 2024, Mario Draghi presentava a Bruxelles il “Rapporto sul…

Matrimoni e “gender reveal” creano polemiche, gli episodi più problematici
07 Settembre 2025
Matrimoni e “gender reveal” sono sempre più al centro delle polemiche, alcuni recenti esempi sono…

I perché di un dolore comune
07 Settembre 2025
Indossare un abito Armani (o sognare di poterlo fare) significa indossare un pezzo della storia ch…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.