Fidatevi
La fiducia arricchisce, è produttiva. E si vive meglio. “Fidarsi” però non significa “affidarsi”, non comporta il consegnarsi alle cure e alla tutela di altri
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La fiducia arricchisce, è produttiva. E si vive meglio. “Fidarsi” però non significa “affidarsi”, non comporta il consegnarsi alle cure e alla tutela di altri
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La fiducia arricchisce, è produttiva. E si vive meglio. “Fidarsi” però non significa “affidarsi”, non comporta il consegnarsi alle cure e alla tutela di altri
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La fiducia arricchisce, è produttiva. E si vive meglio. “Fidarsi” però non significa “affidarsi”, non comporta il consegnarsi alle cure e alla tutela di altri
La fiducia arricchisce. È produttiva. E si vive meglio. “Fidarsi”, però, non è “affidarsi”, non comporta il consegnarsi alle cure e alla tutela di altri. Fidarsi è sapere che si può collaborare, che si possono avere interessi diversi, senza per questo supporre che quelli dell’uno debbano cancellare quelli dell’altro. Diffidare può sembrare più astuto o prudente, ma è un modo per perdere occasioni, sia umane che di lavoro.
Supporre che gli altri siano sempre in agguato per fregarci può aiutare a rimanere guardinghi, ma degenera facilmente nel ritrovarsi isolati ed esclusi. Supporre che la persona amata sia sempre in procinto di preferire qualcun altro non è segno di sentimenti profondi, ma di profonda insicurezza che, a sua volta, genera una gelosia maniacale che già di suo è una buona ragione per essere mollati. Supporre che la propria controparte in affari sia costantemente tesa a sottrarci valore e bloccarci non segnala una puntuta difesa di interessi legittimi, ma crea la condizione ideale per dilapidare ricchezza. In affari, come nella vita, è vincente chi riesce a trovare occasioni e punti di vista che portino reciproci accrescimento e soddisfazione.
Eppure, accidenti, sia in amore che in affari esistono eccome i partner che tradiscono. Chi si è fidato è pertanto fesso? Vincenzo Muccioli sosteneva che fregarlo era la cosa più facile del mondo, visto che lui si fidava sempre delle persone, ma dopo averlo fregato una volta sarebbe stato molto difficile riconquistare la sua fiducia. E si tratta di un uomo che ha avuto a che fare con migliaia di persone di cui nessuno si sarebbe fidato. Lui, invece, sì. Certo, prese delle fregature. Ma il resto è stata la gioia di dare dignità a chi l’aveva persa.
La fiducia non è una speranza, ma una certezza: se presente le cose andranno bene, se tradita le cose si metteranno male per chi lo ha fatto. Il che ci porta alle cose della nostra vita collettiva e politica. Perché mai non dovrei credere a chi mi dice che vuol fare una determinata cosa? Magari posso essere contrario, ma perché non credergli? O perché non credere a chi governa e sostiene che useremo tutti i fondi del Pnrr e che non c’è alcun ritardo nei nostri adempimenti? Preferisco fidarmi. Se però le cose vanno poi in modo diverso, ne conservo memoria e – mucciolianamente – sarà molto difficile che torni a fidarmi di chi non meritò fiducia. Bisogna fare attenzione, perché senza memoria si finisce con il cadere sempre negli stessi errori e nel preferire fidarsi di chi ci dice le cose che più ci fanno piacere, piuttosto che di chi ci dice quanto ci è più necessario. Se si adottasse questo errato criterio in campo medico sarebbe una forma di suicidio differito, oltre che il paradiso dei santoni lestofanti.
di Davide Giacalone
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