Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Gli sgravi fiscali vanno a chi paga

|
Bisogna porre estrema attenzione quando si fa informazione senza mandare messaggi sbagliati alle persone. Se si vuole fare un titolo a effetto si deve anche considerare quale sarà l’effetto.

Gli sgravi fiscali vanno a chi paga

Bisogna porre estrema attenzione quando si fa informazione senza mandare messaggi sbagliati alle persone. Se si vuole fare un titolo a effetto si deve anche considerare quale sarà l’effetto.
|

Gli sgravi fiscali vanno a chi paga

Bisogna porre estrema attenzione quando si fa informazione senza mandare messaggi sbagliati alle persone. Se si vuole fare un titolo a effetto si deve anche considerare quale sarà l’effetto.
|
AUTORE: Redazione
Bisogna fare attenzione, nel fare informazione. Se si vuole fare un titolo a effetto si deve anche considerare quale sarà l’effetto. Se si legge un titolo come: «Il taglio dell’Irpef premia i redditi medio-alti» (su “La Stampa” di ieri), si acchiappano due concetti sbagliati. Il primo è relativo al ‘premio’, raccontando il falso. L’insieme degli sgravi va a beneficio anche dei redditi fra i 6mila e i 12mila lordi, che non sono né medi né alti. Come si può leggere nei dati dell’Ufficio parlamentare di bilancio, che con quel titolo si è supposto di introdurre. L’incidenza percentuale massima, pari al 2%, si raggiunge nella fascia fra i 42mila e i 54mila euro lordi. E la ragione è semplice: le fasce di reddito più basse contribuiscono con cifre assai limitate al gettito Irpef, imparagonabilmente più basse di quel che ricevono, mentre si può sgravare laddove si concentra il pagare, appunto nei redditi del terzo scaglione. Il che non significa che quelli al di sotto siano esclusi, affatto, solo che la rilevanza è minore perché minore è il dovuto. Il secondo errore è relativo al “medio-alti”: i redditi alti praticamente non esistono (e questo è il problema, sia di sistema produttivo sia di sistema fiscale che di evasione), mentre un reddito di 40mila lordi è tutto tranne che da nababbi. Quindi, anziché far del moralismo fuori bersaglio su chi riceve ‘premi’, sarebbe il caso si esercitasse l’etica circa il chi paga e il chi non paga imposte e tasse. Il che non esclude i redditi più bassi.   di Redazione

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

30 Luglio 2025
No, questo non è un articolo sul caso Raoul Bova, del quale mi sono ripromesso di non scrivere né…
29 Luglio 2025
Si diceva un tempo “i panni sporchi si lavano in famiglia”. Oggi è tutto sui social, ultimo esempi…
28 Luglio 2025
Sono alcuni dei dati di uno studio Istat aggiornato al 2024 che analizzano in prospettiva nascite…
26 Luglio 2025
Nel 2025 l’Italia ha conquistato 293 Bandiere Blu. Ma questi numeri raccontano davvero un Paese co…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI