app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

I lavoratori che fecero loro l’impresa

La storia di 18 lavoratori che hanno acquistato la fonderia bolognese per cui lavoravano fallita nel 2019. In gergo si chiama workers bayout e rappresenta una delle tante testimonianze di una bella Italia, di rinascita e speranza.
|

I lavoratori che fecero loro l’impresa

La storia di 18 lavoratori che hanno acquistato la fonderia bolognese per cui lavoravano fallita nel 2019. In gergo si chiama workers bayout e rappresenta una delle tante testimonianze di una bella Italia, di rinascita e speranza.
|

I lavoratori che fecero loro l’impresa

La storia di 18 lavoratori che hanno acquistato la fonderia bolognese per cui lavoravano fallita nel 2019. In gergo si chiama workers bayout e rappresenta una delle tante testimonianze di una bella Italia, di rinascita e speranza.
|
|
La storia di 18 lavoratori che hanno acquistato la fonderia bolognese per cui lavoravano fallita nel 2019. In gergo si chiama workers bayout e rappresenta una delle tante testimonianze di una bella Italia, di rinascita e speranza.
Tecnicamente si chiama workers bayout e si verifica quando un’azienda viene rilevata dai suoi dipendenti. È quanto accaduto a una storica fonderia del bolognese, la Lem. Fallita nel 2019, è stata acquistata all’asta da 18 ex dipendenti, convinti che si possa fare ancora del buon business, a dispetto della brutta fine fatta dalla loro impresa.

I clienti – spiegano – non sono mai mancati e questo li ha spinti a chiedere l’anticipo del sussidio di disoccupazione, da investire tutto nell’asta.

Detto e fatto, per 470mila euro la Lem è andata alla cooperativa “Reno Fonderie” costituita ad hoc dai 18 ex dipendenti, ora imprenditori a pieno titolo. È una bella storia italiana, considerato che siamo abituati a leggere di corse al Reddito di cittadinanza o altri sussidi, magari senza neppure averne diritto. I nostri 18 hanno deciso di metterci la faccia e rischiare di tasca propria. Letteralmente. La verità è che di italiani così ce ne sono tanti, animati dalla voglia di farcela da soli e cambiare un destino che sembra già scritto. Auguriamo le migliori fortune alla “Reno Fonderie“, ma siamo certi che saprà togliersi grandi soddisfazioni e dare una bella lezione a quel pezzo di Paese che sembra passare il tempo in attesa di aiuti, vissuti oltretutto come diritto divino. Un ulteriore aspetto da sottolineare è il valore di quello che oggi viene definito know-how. L’esperienza acquisita sul campo in anni e anni di lavoro in officina, che i neo imprenditori hanno deciso di trasformare nel proprio capitale di investimento.   Di Giulio Carta

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Vite in bilico, come rischiare la propria vita per un like – IL VIDEO

20 Dicembre 2024
Il rooftopping è la moda di scattare selfie e fare video dalla cima dei grattacieli. Una pratica…

“Lavoro solo perché devo”, così la Gen Z sta cambiando il mondo dell’occupazione

20 Dicembre 2024
Ecco cosa accade quando il gap generazionale sfocia nel mondo del lavoro: molte aziende statunit…

La “sindrome di Grinch” esiste davvero

19 Dicembre 2024
La sindrome di Grinch, un concentrato d’ansia e di affaticamento che si manifesta quando lo stre…

Bed and Breakfast irregolari e i turisti dormono in garage

18 Dicembre 2024
In Italia 200 Bed and Breakfast su 1.000 (dunque una struttura ogni cinque) risultano irregolari…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI