I nuovi consumat(t)ori cambiano gli equilibri di mercato
Cresce sempre di più il numero degli Always- on consumer: i consumatori sempre più attenti alla qualità e alla sostenibilità, che acquistano selettivamente online. Sono loro a chiedere con forza alle aziende più coerenza, trasparenza e costanza.
| Società
I nuovi consumat(t)ori cambiano gli equilibri di mercato
Cresce sempre di più il numero degli Always- on consumer: i consumatori sempre più attenti alla qualità e alla sostenibilità, che acquistano selettivamente online. Sono loro a chiedere con forza alle aziende più coerenza, trasparenza e costanza.
| Società
I nuovi consumat(t)ori cambiano gli equilibri di mercato
Cresce sempre di più il numero degli Always- on consumer: i consumatori sempre più attenti alla qualità e alla sostenibilità, che acquistano selettivamente online. Sono loro a chiedere con forza alle aziende più coerenza, trasparenza e costanza.
| Società
| Società
Cresce sempre di più il numero degli Always- on consumer: i consumatori sempre più attenti alla qualità e alla sostenibilità, che acquistano selettivamente online. Sono loro a chiedere con forza alle aziende più coerenza, trasparenza e costanza.
Digitalizzazione, crisi pandemica e cambiamenti demografici stanno rivoluzionando i comportamenti d’acquisto delle persone. Le nuove tendenze, iniziate un decennio fa e divenute ora mainstream, ci parlano di sempre più always-on consumer attenti alla qualità, alla sostenibilità e che acquistano selettivamente in qualsiasi momento del giorno, online e sempre più servizi rispetto a prodotti. Alcuni esempi? Non acquisto più una vettura performante ma un servizio di mobilità sportiva, non compro una vacanza ma un’esperienza, uso sempre meno l’abbigliamento formale in quanto mancano le occasioni e lo smartworking mi ha ormai abituato a quello confortevole, consumo meno cibo confezionato e più alimenti salutari, non compro dischi ma mi abbono a Spotify o servizi simili. Queste e altre tendenze sono globali; al netto di fattori culturali locali radicati e climatici, le differenze si attenuano e certi nuovi comportamenti d’acquisto diventano sempre più omogenei in tutto il mondo, soprattutto quando di parla di millennial e di generazione Z.
I social media e il web hanno messo in interazione molte persone e a fattor comune molte informazioni, riducendo le distanze. I consumatori sono super informati, dei veri prosumer, e sono attivi, comunicano, condividono le loro opinioni e preferenze, producono contenuti. Il marketing oggi diventa quindi conversational, cosa ben diversa rispetto al passato quando le aziende comunicavano in maniera monodirezionale, one to many.
Cosa stanno dunque facendo e possono fare le aziende per sintonizzarsi con i nuovi consumatori e sopravvivere in questo contesto così dinamico e scivoloso? Devono acquisire, comprendere e gestire una mole crescente di dati ed estrarne significati chiari che guidino le loro scelte commerciali e operative; devono abbracciare senza esitazione politiche di sostenibilità etica e ambientale; devono semplificare la vita ai clienti; devono essere molto presenti sia online che offline nel dialogo con i propri clienti o potenziali tali, il che implica una forte competenza tecnologica per una trasformazione digitale; devono essere veloci, e questo significa organizzazioni agili, sburocratizzate, con meno livelli intermedi e più punti di contatto con il mercato; devono fare formazione continua a tutti i collaboratori.
Si tratta di un quadro molto difficile e competitivo, certo, ma anche stimolante. Un dato rimane immutabile: continuerà a vincere chi saprà offrire e comunicare con coerenza, trasparenza e costanza nuove proposte al proprio mercato di riferimento, e farà qualità complessiva, non solo di prodotto ma anche di servizio e di processo. In questo contesto consumeristico, anche lo Stato può fare alcune cose: incentivare il miglioramento delle infrastrutture tecnologiche nonché disegnare e applicare un quadro regolatorio e sanzionatorio molto chiaro, semplice e veloce per oliare un vero libero mercato che sia efficiente, a tutela dei consumatori e della sana competitività.
di Francesco Orlando
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
La nuova povertà in Italia – IL VIDEO
16 Novembre 2024
La nuova povertà in Italia si manifesta non solo attraverso la rinuncia a svaghi ma colpisce pro…
Milano, cinema Orfeo non proietta il docufilm “Liliana”. Il gestore: “Solo paura di contestazioni, non sono antisemita”
14 Novembre 2024
Sta facendo discutere la decisione del direttore del cinema Orfeo di Milano di non proiettare il…
Dietro al fenomeno social del “Calippo Tour” (e delle sue varianti)
14 Novembre 2024
Si è parlato molto nelle ultime settimane del “Calippo tour” e delle sue varianti (“Chinotto tou…
Italia: popolo di poeti, artisti… eroi (e tanto altro). Ma come si chiamano?
14 Novembre 2024
Se è vero che il destino di ognuno di noi alberga nel nome, vediamo cos’hanno scelto gli italian…