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25 novembre

Da 23 anni il 25 novembre è la giornata dedicata alla lotta e alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne
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25 novembre

Da 23 anni il 25 novembre è la giornata dedicata alla lotta e alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne
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Da 23 anni il 25 novembre è la giornata dedicata alla lotta e alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne
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Da 23 anni il 25 novembre è la giornata dedicata alla lotta e alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne
Non abbiamo una simpatia spiccata per le “giornate“ internazionali, mondiali o che dir si voglia. Il 25 novembre, però, dedicata alla lotta e alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, resta un appuntamento dal peso e significato ben diverso da troppe altre “ricorrenze“ fini a se stesse. Perché costringere anche i distratti a una riflessione – almeno provarci – resta un valore. Non si tratta di elencare solo delle cifre, orrende di loro e rese ancora più insostenibili dalla consapevolezza che la gran parte degli episodi di violenza psicologica, verbale o fisica ai danni di donne restano impuniti. Fra queste, ci soffermeremmo proprio su quel misero 15% di denunce, a fronte dell’85% dei casi che non sfocia in una richiesta di aiuto e tutela, secondo i dati diffusi ieri. Perché la vera opportunità che ogni 25 novembre ci viene data è quella di far sì che nessuno possa pensare alla violenza – in generale e a quella sulle donne in particolare – come a una malattia endemica della società. Un fenomeno magari in contrazione, ma impossibile da cancellare dal panorama delle relazioni umane. Il 25 novembre è anche sensibilizzazione contro il fatalismo e l’umanissima idea che “tanto non potrà mai capitare a me“, che certe cose non toccheranno mai il mio piccolo mondo, i miei cari. Costringersi a guardare, acquisire consapevolezza, è il primo antidoto. Il 25 novembre è un’occasione di confronto e discussione, che deve rifuggire la retorica e mirare all’educazione. Perché tutto origina da lì, dall’educazione dei nostri figli. Nulla vale più di una riflessione e di una parola sentita di un genitore, di un confronto in famiglia e di un dibattito serio a scuola: scaglie di futuro a garanzia di un modo più evoluto di intendere i rapporti fra i sessi. Abbiamo fatto giganteschi passi in avanti, ma il viaggio è tutt’altro che finito. Di Fulvio Giuliani

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