Il fortunato antiamericanismo all’italiana
| Società
Non è un caso che nel nostro Paese ci sia così tanto antiamericanismo e antioccidentalismo. La perenne tensione fra modernità e conservatorismo esiste dal secondo dopoguerra.

Il fortunato antiamericanismo all’italiana
Non è un caso che nel nostro Paese ci sia così tanto antiamericanismo e antioccidentalismo. La perenne tensione fra modernità e conservatorismo esiste dal secondo dopoguerra.
| Società
Il fortunato antiamericanismo all’italiana
Non è un caso che nel nostro Paese ci sia così tanto antiamericanismo e antioccidentalismo. La perenne tensione fra modernità e conservatorismo esiste dal secondo dopoguerra.
| Società
AUTORE: Fulvio Giuliani
Perché tanto antiamericanismo e antioccidentalismo in Italia? Perché nel nostro paese possono diventare star personaggi come il prof. Orsini, solo il più vanesio ed efficace fra i tanti filosofi della fascinazione per i dittatori?
Perché in Italia è dal secondo dopoguerra che si vive una tensione perenne fra la modernità e il conservatorismo, la pulsione verso il progresso, il liberismo, l’impegno quotidiano richiesto dalle democrazie moderne e il rifugiarsi in scorciatoie verso uomini forti e regimi ‘di polso’. Questi ultimi vissuti come risposte alle fragilità del nostro Paese, alle sue contraddizioni che molti si rifiutano di vivere come una ricchezza e un’opportunità, vedendone solo i rischi.
Per costoro, dai tempi della guerra fredda sino a oggi, tutto ciò che è a Ovest è sospetto, riconducibile in qualche modo alla vecchia solfa dell’imperialismo americano.
Uno schema profondamente legato al rifiuto del mercato, del capitale, per non parlare di libera concorrenza, competizione e selezione. Tutto regolarmente trasformato nelle loro degenerazioni, che pure ovviamente esistono, ma non sono la regola del nostro mondo.
Così, con un’intensità sconosciuta in qualsiasi Paese a noi paragonabile, da mesi in Italia si riflette sulle “ragioni“ di Vladimir Putin, in una guerra di aggressione di inusitata violenza. Un balzo all’indietro, nella storia e nei rapporti fra popoli e nazioni.
La violenza belluina scatenata contro l’Ucraina viene quotidianamente vivisezionata, nel goffo tentativo di annacquare la verità. Se tutto manca, si nega l’evidenza, si fa professione di equidistanza, la più ipocrita e squallida lettura della guerra tornata Europa.
È facile criticare i politici che non riescono a dimenticare quanto siano stati vicini allo zar, dovremmo parlare molto di più di noi, dei nostri colleghi, amici e parenti pronti a rinnegare per noia e superficialità storia e principi del mondo che ha donato loro ricchezza e libertà. Anche di dire castronerie.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Israele esclusa dalla Fiera del Levante di Bari
17 Agosto 2025
Israele non parteciperà alla prossima Fiera del levante che si terrà a Bari dal 13 al 21 settembre…

Pippo Baudo è morto, la leggenda della televisione italiana è venuta a mancare a 89 anni
16 Agosto 2025
Morta la leggenda della televisione italiana. I familiari e gli amici confermano la notizia, Baudo…

Oratorio in vendita a Zeme, il parroco: “Il prezzo è basso e anche trattabile”
15 Agosto 2025
Oratorio in vendita a Zeme: nessuno lo frequenta più da anni e le spese sono troppo alte

Buon Ferragosto, Italia!
15 Agosto 2025
Buon Ferragosto, il giorno per eccellenza di ogni estate che si rispetti è arrivato, con i suoi ri…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.