app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Sicurezza in Italia

(In)sicurezza in Italia

Di sicurezza parliamo da una vita, evocando scenari apocalittici, ma senza affrontare i problemi che conosciamo perfettamente
|

(In)sicurezza in Italia

Di sicurezza parliamo da una vita, evocando scenari apocalittici, ma senza affrontare i problemi che conosciamo perfettamente
|

(In)sicurezza in Italia

Di sicurezza parliamo da una vita, evocando scenari apocalittici, ma senza affrontare i problemi che conosciamo perfettamente
|
|
Di sicurezza parliamo da una vita, evocando scenari apocalittici, ma senza affrontare i problemi che conosciamo perfettamente
a domanda è secca: “Vi sentite più o meno sicuri di alcuni anni fa?“. La risposta altrettanto secca non esiste, perché è determinata dal percepito, non dalle statistiche. Come inevitabile. Per quanto tutte le cifre relative ai reati siano da anni in diminuzione – ripetiamo, il trend da lustri è indiscutibile dagli omicidi ai furti, alle rapine, etc. – non è solo l’eventuale e malaugurata esperienza personale ad annullare il peso di qualsiasi statistica. È il sentito dire, la “vox populi”, la pressione mediatica e social a formare un sentiment radicalmente opposto a quello suggerito dalla realtà dei fatti. A far approdare – in questo caso sì – alla risposta secca: “Oggi si sta peggio di prima”. A leggere post, commenti, ad orecchiare i discorsi al bar, sembra che andare in giro nelle grandi città italiane sia una specie di prova di sopravvivenza. Dagli “zingari“ dai quali siamo chiamati via megafono a guardarci nella metropolitana di Roma, alla Milano dell’accoltellatore folle della scorsa settimana sembrerebbe una specie di Far West. Chiunque viva le due città sa perfettamente che non è così, al netto di timori e problemi ben noti, comuni alla stragrande maggioranza delle città del mondo avanzato e che nessuno si sognerebbe di sottovalutare. Dovremmo semplicemente tenerci lontani dalle generalizzazioni un po’ ridicole e dalle forzature interessate e invece… Il risultato è che di sicurezza parliamo da una vita evocando scenari apocalittici, ma continuiamo ad avere stazioni sotto il livello accettabile di decenza e sicurezza, determinati quartieri poco presidiati dalle forze dell’ordine e problemi che conosciamo perfettamente e neppure affrontati. In compenso, facciamo una gran caciara e puntiamo l’indice contro l’avversario politico di turno. Poi, quando a vincere è la nostra parte, ci affanniamo a giustificare ciò che sino al giorno prima consideravamo la madre di tutte le vergogne. Spesso l’unica certezza del nostro benedetto Paese sembra essere l’ipocrisia. Di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

La Ragione e Albatros al Fuorisalone di Milano

19 Aprile 2024
Si è tenuto oggi, nell’oasi di Piazza San Marco (in Brera) a Milano, il secondo appuntamento de …

L’intervista video agli studenti in sciopero della fame dell’Università La Sapienza di Roma

18 Aprile 2024
Continuano le proteste all’Università La Sapienza di Roma: le dichiarazioni dei due studenti, Fr…

“Napoli sarà sepolta sotto 30 metri di cenere”: l’allarme della tv svizzera

17 Aprile 2024
Il canale tv svizzero Rsi ha pubblicato un reportage in cui lo scenario per la città di Napoli s…

A Torino vietato fumare all’aperto a meno di 5 metri dalle altre persone

17 Aprile 2024
A Torino sarà vietato fumare all’aperto a una distanza inferiore ai 5 metri da altre persone, a …

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI