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I nomi degli italiani

Italia: popolo di poeti, artisti… eroi (e tanto altro). Ma come si chiamano?

Se è vero che il destino di ognuno di noi alberga nel nome, vediamo cos’hanno scelto gli italiani per i propri figli. Una fotografia degli ultimi 23 anni

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Italia: popolo di poeti, artisti… eroi (e tanto altro). Ma come si chiamano?

Se è vero che il destino di ognuno di noi alberga nel nome, vediamo cos’hanno scelto gli italiani per i propri figli. Una fotografia degli ultimi 23 anni

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Italia: popolo di poeti, artisti… eroi (e tanto altro). Ma come si chiamano?

Se è vero che il destino di ognuno di noi alberga nel nome, vediamo cos’hanno scelto gli italiani per i propri figli. Una fotografia degli ultimi 23 anni

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Se è vero che il destino di ognuno di noi alberga nel nome, vediamo cos’hanno scelto gli italiani per i propri figli. Una fotografia degli ultimi 23 anni

Nomen omen, dicevano i latini, e se nella vita esistono poche certezze, tra queste vi è sicuramente il proprio nome. Quando arriva il momento di decidere il nome per un figlio subito ci si sente investiti da una marea di responsabilità, anche se per molti la scelta risulta ovvia e ricade inevitabilmente sull’omaggiare una tradizione familiare, o la memoria di persone care. Non è raro, invero, che un neonato abbia l’onore e l’onere di portare avanti l’eredità di un antenato a lui prossimo, nonno o bisnonno che sia. Qualche volta, d’altronde, capita che ci si affidi al mero caso improvvisando un toto nomi con i propri familiari e amici, perché la vita, si sa, è una “ruota che gira”. In certi casi, invece, è un idolo o una passione ad avere la meglio. In altre circostanze, l’armonia è il solo discrimine, pertanto il nome associato al cognome non può assolutamente risultare cacofonico. Se proprio ci manca l’energia creativa o l’indecisione ci attanaglia, infine, si può ricorrere ai nomi del “momento” spulciando sui blog quelli più gettonati tra cui scegliere.

Lo scorso 21 ottobre è uscito il nuovo report Istat sulle nascite 2023 nel quale si evince un altro anno record nel calo delle nascite che scendono a 379.890, registrando un decremento del 3,4% rispetto all’anno precedente. Le note dolenti non finiscono qui, perché con 1,20 figli in media per donna il 2023 risulta l’ennesimo anno nero per le nascite e potrebbe essere presto superato dall’anno corrente. Infatti, in base ai dati provvisori relativi a gennaio-luglio, le nascite sono 4.600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel report, però, come ogni anno, vengono meticolosamente illustrati tutti i nomi più in voga per i maschi e per le femmine.

Quest’anno Leonardo mantiene il primato strappato a Francesco nel 2018 traghettando lo “spirito” dei nuovi italiani dal sacro al “profano” con questo simbolo di talento e ingegno, il cui riferimento al visionario toscano vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo non è affatto difficile da visualizzare. In seconda posizione si piazza Edoardo, italianizzato dall’anglosassone Edward che esprime nobiltà e forza, etimologicamente significa “difensore della propria ricchezza” ed è molto apprezzato per la sua eleganza. Le neonate di nome Sofia primeggiano incontrastate dal 2009, questo nome di origine greca reso noto nella seconda metà del secolo scorso grazie alla popolarità di Sophia Loren, fin dal medioevo è in voga nella nobiltà siciliana e indica “saggezza”. Poi viene Aurora, al secondo posto dal 2019, che ha radici lontane nel Pantheon greco, “Eos” era la dea che, librandosi in cielo alle prime luci dell’alba, ogni giorno vinceva sulle tenebre della notte. Chiudono il podio, quasi parimenti, Ginevra e Vittoria dove il primo gode da sempre di notevole fortuna, forse per ragioni letterarie, e il secondo potrebbe stuzzicare sapere che risale all’epoca romana e si tratta della trasposizione della dea Nike.

Un importante menzione va anche ai bambini nati da genitori stranieri residenti nel nostro paese le cui preferenze si differenziano anche in base alla cittadinanza. Tra questi, i maschi marocchini che si chiamano Adam, Amir e Rayan e le bambine, invece, Amira, Sara e Nour. I Bengalesi virano su nomi di matrice indo-musulmana con Anas, Abdullah e Rayan per i bambini, mentre per le bambine Inaya, Arisha e Ayesha. I genitori rumeni optano per nomi più autoctoni con Matteo, Leonardo e Luca, per i maschi e Sofia, Emma e Amelia per le femmine. Si rileva, infine, che i genitori albanesi sono più orientati alla scelta di nomi del paese di origine quando si tratta dei figli maschi prevalentemente Aron, Liam e Amar, meno nel caso delle figlie femmine Emily, Chloe e Aurora.

di Angelo Annese

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