La coppia, la Kiss Cam e il particolare di cui nessuno parla
La coppia, la Kiss Cam e il particolare di cui nessuno parla: un’incredibile arroganza, che va ben oltre lo scorno di essere beccati per somma sfiga

La coppia, la Kiss Cam e il particolare di cui nessuno parla
La coppia, la Kiss Cam e il particolare di cui nessuno parla: un’incredibile arroganza, che va ben oltre lo scorno di essere beccati per somma sfiga
La coppia, la Kiss Cam e il particolare di cui nessuno parla
La coppia, la Kiss Cam e il particolare di cui nessuno parla: un’incredibile arroganza, che va ben oltre lo scorno di essere beccati per somma sfiga
La vicenda della Kiss Cam è ormai tracimata oltre ogni limite controllabile, suscitando interrogativi più che comprensibili sulla privacy, i limiti della medesima, il ruolo dei media, la pervasività da Grande Fratello dei social e così andare.
Non negheremo di aver riflettuto anche noi sulla portata della medesima, quando abbiamo visto la prima volta il video.
Anzi, non voglio nascondermi dietro la prima persona plurale e riconosco le riflessioni sulla sfera privata indiscutibilmente coinvolta da una clamorosa notizia come questa: ho scelto di pubblicare, su La Ragione, come in buona sostanza la totalità dei mezzi di informazione a livello globale. Compresa, per fare solo un esempio, la teoricamente austera Bbc.
Il punto, però, qui è un altro: lascio da parte qualsiasi considerazione sulle differenze fra lo spiare una persona con intenzione e porsi in modo imprudente in condizione non di essere spiati ma semplicemente inquadrati (non è la stessa cosa).
Voglio andare oltre, perché nel comportamento delle due persone travolte dal caso per una gigantesca catena di casualità, c’è un aspetto che non ha nulla a che vedere con la sfortuna o la voglia della gente di farsi gli affari degli altri o scaricare abbondanti dosi di cinismo sul prossimo: il ruolo di lui e di lei.
Non dovremmo neppure spiegare perché appaia oltre modo insostenibile una relazione intima (non intendiamo in senso fisico, ma basta e avanza ciò che emerge dalle ormai ultra abusate immagini) se di mestiere uno fa l’amministratore delegato e l’altra la responsabile delle risorse umane della stessa azienda.
Senza neppure sognare di metterci a fare i moralisti sulle scelte personali, possibile che i due signori non abbiano compreso quanto fosse inaccettabile una relazione come la loro per i dipendenti e i collaboratori dell’azienda che guidano (guidavano)?
Solo io vi ho visto un’incredibile arroganza, che va ben oltre lo scorno di essere beccati per somma sfiga dalla Kiss Cam?
Poi si dirà che sarà accaduto e accadrà chissà quante altre volte senza che noi si sappia.
Ecco, appunto, nel momento in cui si sa è impossibile far finta di non vedere.
Di Fulvio Giuliani
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