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La risposta su cosa sia davvero l’amore

Che cos’è l’amore e quale sarebbe la canzone più adatta a rappresentarlo ?  Leonardo Pieraccioni cerca di dare una risposta nel film “Fuochi d’artificio”.
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Quale sarebbe la più bella canzone d’amore? È questa la domanda che Ottone, al secolo Leonardo Pieraccioni, pone alla meravigliosa Demiù, interpretata da Mandala Tayde. Attrice e modella tedesca, ma di padre indiano, quest’ultima è stata apprezzata dal grande pubblico del piccolo schermo ne “Il ritorno di Sandokan” a fianco di Kabir Bedi. Ma torniamo al film. Correva l’anno 1997 e Pieraccioni usciva con la sua produzione di maggior successo, “Fuochi d’artificio” – di casa Cecchi Gori – che con 76 miliardi di vecchie lire supererà al box office gli incassi de “Il ciclone” (1996). Un cast memorabile, a partire dal cantore cieco Gandhi interpretato da Bud Spencer. E poi Alessandro Haber, George Hilton (icona del western a fianco di Franco Nero), una splendida Claudia Gerini, corteggiata dall’‘anonimo’ Massimo Ceccherini – assolutamente all’altezza delle aspettative dopo il successo ne “Il ciclone”. Per non parlare di Er patata, in arte Roberto Brunetti, oggi pescivendolo romano ma con trascorsi che hanno attraversato la commedia italiana di fine anni Novanta per giungere a pellicole più impegnative come “Romanzo criminale”. Insomma, tutti gli ingredienti necessari per una commedia divertente ma anche commovente come soltanto noi italiani sappiamo fare. Perché, diciamocela tutta, non è semplice parlar d’amore senza risultare uggiosi o pedanti.

Ma l’astuto Pieraccioni inchioda uno psicanalista alla sdraio e gli racconta la propria vita fatta di cose comuni: amori, tradimenti, sesso, amicizia e speranza. Attraverso le stravaganze di Germano (Ceccherini) il fil rouge che attraversa la trama è proprio la Domanda: ma cos’è l’amore? La risposta non tarda ad arrivare. L’amore non è la difficile conquista della Luna (Vanessa Lorenzo) da parte di un Ottone appeso al cancello pur di evitare le sberle del padre di lei. L’amore non è nemmeno la sequela di regali inviati alla Gerini dal suo ammiratore anonimo. L’amore passa dal candore con il quale l’anziano dirimpettaio di Germano stringe la moglie alla finestra e gli fa capire con chiarezza quale dovrebbe essere l’obiettivo di un uomo. L’amore, ed è questa la Risposta, è la semplicità. Sta proprio lì, davanti al tuo naso, nascosto tra le righe della banalità che adombra il nostro vivere quotidiano. Basta solo aprire un po’ gli occhi. E allora, quale sarebbe la canzone d’amore più bella di sempre? Quando Demiù parte, consegna a Ottone una cassetta. Rimasto solo, lui la mette nel mangianastri e schiaccia play. Preparate i fazzoletti.

 

 

di Daniel Bulla

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