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Tutti in gita tranne uno: la vergognosa storia di Cosimo

Tutti in gita tranne uno: la vergognosa storia di Cosimo

La vergognosa storia di Cosimo, bambino fiorentino disabile di nove anni, rimasto da solo in classe mentre la classe era in gita. Per i genitori un intollerabile caso di discriminazione. Per la scuola solo un “fraintendimento”.
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Tutti in gita tranne uno: la vergognosa storia di Cosimo

La vergognosa storia di Cosimo, bambino fiorentino disabile di nove anni, rimasto da solo in classe mentre la classe era in gita. Per i genitori un intollerabile caso di discriminazione. Per la scuola solo un “fraintendimento”.
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Tutti in gita tranne uno: la vergognosa storia di Cosimo

La vergognosa storia di Cosimo, bambino fiorentino disabile di nove anni, rimasto da solo in classe mentre la classe era in gita. Per i genitori un intollerabile caso di discriminazione. Per la scuola solo un “fraintendimento”.
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La vergognosa storia di Cosimo, bambino fiorentino disabile di nove anni, rimasto da solo in classe mentre la classe era in gita. Per i genitori un intollerabile caso di discriminazione. Per la scuola solo un “fraintendimento”.
Ci sono cose che mi fanno imbestialire. Letteralmente. Come la storia di Cosimo, bambino fiorentino disabile di nove anni, rimasto ieri in classe con la sola maestra di sostegno, mentre i suoi compagni andavano in gita. Secondo i genitori, in particolare il padre, un intollerabile caso di discriminazione. Secondo la scuola, al più un fraintendimento. Perché l’istituto – dopo aver cercato vanamente di reperire un pulmino attrezzato al trasporto di persone con disabilità – avrebbe proposto ai genitori di accompagnare il piccolo in gita. Mamma e papà avrebbero prima detto di sì, per poi cambiare idea. Non è secondario capire come siano andate realmente le cose, ma l’amarezza (profonda, profondissima) arriva comunque. Perché la scuola non avrebbe mai dovuto tollerare un finale del genere: i bambini in gita, tranne uno. Cosimo. Non deve accadere e non ci sono scuse. Punto. Indipendentemente dalle decisioni dei genitori, dalle disponibilità dei singoli e dalle idee che cambiano. Ciliegina sulla torta di questa storia triste ed evitabilissima, la gita è stata in realtà spostata, ma sapete perché? Perché lunedì c’era… lo sciopero e quindi tutti fuori da scuola un giorno dopo. Tranne uno.   di Fulvio Giuliani

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