La laurea polemica di Carlotta Rossignoli
| Società
Non si placano sui social le polemiche su Carlotta Rossignoli, 23enne neo-laureata in Medicina ma anche modella e influencer. Nel 2022 essere belle e brave è ancora così faticoso da accettare?

La laurea polemica di Carlotta Rossignoli
Non si placano sui social le polemiche su Carlotta Rossignoli, 23enne neo-laureata in Medicina ma anche modella e influencer. Nel 2022 essere belle e brave è ancora così faticoso da accettare?
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Non si placano sui social le polemiche su Carlotta Rossignoli, 23enne neo-laureata in Medicina ma anche modella e influencer. Nel 2022 essere belle e brave è ancora così faticoso da accettare?
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Ci agitiamo tanto perché il merito venga riconosciuto eppure da giorni sui social infuria la polemica su Carlotta Rossignoli, modella e influencer che a 23 anni si è laureata con 110 e lode in Medicina all’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano.
Chi non la conosce ha avanzato dubbi sul fatto che quella laurea sia arrivata solo per meriti scolastici e che non abbia quindi influito il fatto di essere, appunto, una modella e un volto noto sui social. A parte che non stiamo parlando di un personaggio così famoso, ma anche fosse le critiche sembrano sottintendere che essere belle e brave non sia possibile. Ma come, ogni giorno sentiamo discorsi su una società che abbia rispetto di tutti, in cui si premi il valore delle persone e se una è bella il principio non vale?
A onor del vero, ad avanzare dubbi sono stati anche gli stessi compagni di corso che si sono domandati come la 23enne abbia potuto completare con tanto anticipo anche tutti i tirocini e le ore di formazione previste per il sesto anno. Ha risposto però l’Università, spiegando che è possibile, che non c’è stato alcun percorso abbreviato e che qualunque studente può fare come lei, ovvero conseguire la laurea nel primo semestre dell’ultimo anno. A patto appunto di aver conseguito tutti i crediti formativi, aver fatto il numero minimo di lezioni previste e tutto il resto.
Polemica placata? Vedremo. Intanto il solo fatto che se ne sia così tanto discusso non è proprio da ascrivere fra le pagine di cui andare fieri.
di Annalisa Grandi
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