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Sgarbi risponde alle critiche del Maxxi

“Non c’entra il sessismo”, Sgarbi risponde alle polemiche sul Maxxi

Per Sgarbi la bufera esplosa in merito alle sue dichiarazioni, durante l’inaugurazione del Museo Maxxi, sarebbe tutta fuffa e totalmente anacronistica
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“Non c’entra il sessismo”, Sgarbi risponde alle polemiche sul Maxxi

Per Sgarbi la bufera esplosa in merito alle sue dichiarazioni, durante l’inaugurazione del Museo Maxxi, sarebbe tutta fuffa e totalmente anacronistica
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“Non c’entra il sessismo”, Sgarbi risponde alle polemiche sul Maxxi

Per Sgarbi la bufera esplosa in merito alle sue dichiarazioni, durante l’inaugurazione del Museo Maxxi, sarebbe tutta fuffa e totalmente anacronistica
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Per Sgarbi la bufera esplosa in merito alle sue dichiarazioni, durante l’inaugurazione del Museo Maxxi, sarebbe tutta fuffa e totalmente anacronistica
Di una cosa il sottosegretario della cultura, Vittorio Sgarbi, è certo: non si tratta di sessismo. Per il critico d’arte la bufera esplosa in merito alle sue dichiarazioni, durante l’inaugurazione del Museo Maxxi di Roma, sarebbe tutta fuffa e totalmente anacronistica: “È paradossale che la polemica venga fatta dieci giorni dopo. Al momento la cosa ha divertito tutti, tanto che la gente ha applaudito, ha chiesto autografi e selfie”. Una vicenda che ha smosso mari e monti, tanto che il presidente della Fondazione Maxxi, Giuli, ha già inviato le sue scuse ai dipendenti – che avevano denunciato il discorso di Sgarbi bollandolo come “sessista e volgare”- e il ministro della cultura,  Sangiuliano,  ha preso le distanze definendo sessismo e turpiloquio sempre inammissibili. “Io sono d’accordo con Sangiuliano – continua Sgarbi, durante la chiacchierata telefonica – ma io ero lì come attore, non come sottosegretario. Era uno spettacolo, non erano cose dette ufficialmente”. Per il sottosegretario: “Il sessismo è un rapporto di dominio nei confronti di una donna. Altrimenti dovremmo censurare anche la canzone ‘Dieci ragazze per me’ di Lucio Battisti. Il concetto lo si può applicare a dei comportamenti violenti di un marito nei confronti della moglie, ma non alla creatività e all’arte”. Alle dichiarazioni dei diversi politici che si sono espressi sulla vicenda ha aggiunto: “Grillo ha un figlio che ha violentato una ragazza. Mi pare che il problema del sessismo riguardi il Movimento 5 stelle, non me che faccio discorsi sul palco di un teatro”.  Tra le voci che lo hanno criticato, anche quella di Calenda, che ha persino chiesto le sue dimissioni e a cui risponde così: “Si dimetta lui. L’attività politica di Calenda è pornografica”. Insomma per il critico d’arte, da sempre noto per i suoi modi eccentrici e non certo tranquilli, il sessismo riguarda la disparità tra i due sessi. Sulle donne dice: “Ritengo che siano più grandi degli uomini, quindi cosa dirle? Non esiste il problema”. Di Claudia Burgio 

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