Origini e varianti di San Valentino
Che sia amata o odiata, la giornata di San Valentino ha alle spalle una storia lunga e che affonda le proprie radici nella notte dei tempi
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Origini e varianti di San Valentino
Che sia amata o odiata, la giornata di San Valentino ha alle spalle una storia lunga e che affonda le proprie radici nella notte dei tempi
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Che sia amata o odiata, la giornata di San Valentino ha alle spalle una storia lunga e che affonda le proprie radici nella notte dei tempi
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Che sia amata o odiata, la giornata di San Valentino ha alle spalle una storia lunga e che affonda le proprie radici nella notte dei tempi
Celebrata in gran parte del mondo, fuorilegge nei Paesi arabi o in Russia, da sempre al centro di una diatriba fra chi ne esalta il valore romantico e chi invece la considera una ricorrenza finita nel calderone delle celebrazioni “commercializzate”, la giornata di San Valentino ha alle spalle una storia lunga e che affonda le proprie radici nella notte dei tempi.
I più ne attribuiscono l’origine al martire cristiano Valentino da Terni, finito decapitato per aver celebrato il matrimonio fra una cristiana e un pagano, anche se all’inizio la giornata oggi dedicata agli innamorati di cristiano aveva ben poco e non si celebrava neppure il 14 febbraio. Il riferimento era infatti il 15, giorno nel quale ricorreva la lupercalia, un’antica festa pagana. All’epoca le donne romane, come parte del rituale, si lasciavano frustare in strada da gruppi di giovani devoti al fauno Luperco – rigorosamente nudi o al massimo con le parti intime coperte – come auspicio per la propria fertilità. Nel 496 d.C. papa Gelasio I, che intendeva “cristianizzare” l’evento, lo spostò al giorno precedente, coincidente con la celebrazione del santo di Terni, ucciso per aver messo l’amore al di sopra di ogni barriera.
A intuire le potenzialità commerciali della giornata del 14 febbraio fu per prima Esther Howland, artista e donna d’affari statunitense della metà del XIX secolo. Dopo aver ricevuto un biglietto d’auguri a lei indirizzato, ebbe la formidabile intuizione di avviarne la produzione su larga scala specificamente per la ricorrenza, ricavandone una fortuna.
La festa degli innamorati non viene però celebrata da tutti nello stesso modo e non cade neppure nello stesso giorno a ogni latitudine. In Danimarca, per esempio, è concomitante con il giorno di Pasqua ed è legata all’invio di una lettera d’amore. La fortunata che indovina il mittente vince un uovo di cioccolata. In India, dove le unioni prima del matrimonio non sono ben viste, è sostanzialmente una ricorrenza legata alla famiglia e all’amore in senso lato. Nelle Filippine la giornata è invece dedicata proprio al matrimonio, con centinaia di coppie che celebrano le proprie nozze in eventi di massa, anche e soprattutto per approfittare della gratuità della cerimonia offerta da alcune chiese o da agenzie governative.
San Valentino ha però visto il suo nome legarsi anche a eventi meno piacevoli. Come la celebre strage operata nel 1929 dagli uomini di Al Capone ai danni della gang rivale di Bugs Moran o come il massacro compiuto da Steven Kazmierczak, che il 14 febbraio 2008 uccise 120 persone alla Northern Illinois University. Anni dopo David Bowie scriverà un pezzo, intitolato “Valentine’s Day”, ispirato dal fatto e in aperta polemica contro la libera circolazione delle armi da fuoco. Il dato curioso è che, al di fuori dei Paesi anglofoni, in molti dedicarono il brano alla propria amata ignorandone completamente il significato. Alla fine, però, basta il pensiero.
di Stefano Faina e Silvio Napolitano
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