Il potere dell’immaginazione
In quanto essenzialmente prodotto di mercato, è stata spesso e a lungo dibattuta la questione se il videogioco possa considerarsi una forma d’arte, senza mai finora arrivare a una risposta che sappia mettere tutti d’accordo. Una cosa è certa: accettando la definizione di arte in quanto forma di attività umana che ne confermi o ne esalti il talento inventivo e la capacità espressiva, rimangono ben pochi dubbi su come considerare il videogioco, da sempre manifestazione di creatività e immaginazione in ogni suo aspetto.
Nell’ambientazione della Cina del 184 d.C., quando la rivolta contadina dei Turbanti Gialli segnò la caduta della dinastia Han e l’inizio dell’epoca dei Tre Regni, si colloca la coinvolgente vicenda dark fantasy narrata in “Wo Long: Fallen Dynasty”, eccellente gioco di ruolo d’azione in cui si interpreterà un ignoto guerriero senza nome catapultato in eventi epici e soprannaturali. Dopo aver liberamente creato il protagonista tramite un editor tra i più completi della categoria, si inizierà l’avventura decidendo come far evolvere le abilità di combattimento all’arma bianca per uscire trionfanti da adrenalinici quanto appassionanti duelli contro soldati nemici, mostri e demoni, mentre si verrà accompagnati nel proprio viaggio da eroi storici che si riveleranno dei preziosi alleati.
Spazio alla fantasia e soprattutto alla musica con il meraviglioso “Theatrhythm Final Bar Line”, irrinunciabile gioco musicale con componenti role play in cui bisogna premere i pulsanti al ritmo delle suggestive melodie tratte dalle osannate colonne sonore degli episodi della saga di Final Fantasy e non solo. Da ovazione l’incredibile mole di contenuti: nel titolo principale sono già presenti bellezza di 385 brani, che arrivano fino a 442 nella luculliana digital deluxe edition, includendo – nel primo season pass, a cui se ne andranno ad aggiungere altri 2 – tracce appartenenti a successi del calibro di “Romancing SaGa”, “NieR”, “The World Ends with You” e “Live a Live”. Una produzione che intrattiene ed entusiasma, trasportando in una dimensione fatata grazie alla magia della musica.
Chi apprezza i prodotti più riflessivi – in particolare i giochi di carte digitali – avrà di che spassarsela con il nuovo imperdibile mini-set da 38 carte “Ritorno a Naxxramas”, nell’avvincente contesto de “L’avanzata del Re dei Lich”, espansione più recente del celeberrimo “Hearthstone”, videogame divenuto un fenomeno globale di culto pure nell’ambito degli e-sport, i cui campionati internazionali sono annualmente seguiti da folle di appassionati su tutti i canali social. L’inclusione di quattro servitori unici di rarità leggendaria – tra cui il colosso Regina del Gelo Sindragosa, sette servitori originali di due tipi e un inedito luogo (l’Ala dei Costrutti) per la nuova classe permanente del Cavaliere della Morte – rendono questo mini-set il più divertente e versatile di sempre.
I fan dei titoli sportivi e tattici che non disdegnano le derivazioni fantastiche faranno bene a non lasciarsi sfuggire “Blood Bowl 3”, galvanizzante trasposizione digitale dell’acclamato gioco da tavolo collegato al famoso universo di Warhammer Fantasy. Si tratta di una versione strategica e fantasy del football americano, esaltata dall’umorismo parodistico della licenza, che vede fronteggiarsi una dozzina di squadre composte da bizzarre creature come orchi, nani ed elfi. Come in tutti i board game che si rispettano, non manca la componente aleatoria data dai lanci dei dadi ed esaurita la nuova campagna a singolo giocatore ci si potrà svagare con le partite amichevoli o cimentarsi nell’emozionante modalità competitiva in cui si sfideranno utenti di tutto il mondo.
Di Piermarco Rosa
VOTO:
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