Dal Medioevo a Star Wars Jedi Survivor
Le gesta valorose dei cavalieri medievali sono da tempo immemore soggetti perfetti per fiabe ed epopee che fanno sognare a ogni età grazie ai loro elementi caratterizzanti: l’eroe, l’avventura, i mostri da sconfiggere e altri classici ingredienti mixati in cocktail perfetti per nutrire la fantasia ed elicitare il coinvolgimento emotivo.
Pure al cinema e nei videogame spesso si attinge a quest’immaginario narrativo più o meno esplicitamente, come nel caso della celeberrima saga di “Star Wars”, che trasporta in un contesto fantascientifico gli archetipi e i topoi dell’epica cavalleresca. Il recente “Star Wars Jedi: Survivor” è un sublime action adventure in cui si torneranno a vestire i panni di un cavaliere Jedi nell’affascinante ambientazione di “Star Wars” antecedente di circa un decennio agli eventi dell’episodio IV (il primo indimenticabile lungometraggio cinematografico). Mentre la galassia è sempre più oppressa dal malvagio impero, il protagonista – uno degli ultimi Jedi rimasti – si ritroverà ad affrontare letali minacce e a intraprendere un periglioso viaggio che lo porterà a esplorare diversi pianeti. È proprio l’esplorazione una delle caratteristiche più coinvolgenti del gioco che, insieme all’emozionante trama degna di un blockbuster hollywoodiano e agli spettacolari duelli con l’immancabile spada laser, crea un’esperienza entusiasmante e memorabile.
Disponibile in accesso anticipato, l’originale e pittoresco “Inkulinati” è un eccellente strategico in cui ci si darà battaglia direttamente all’interno di antichi manoscritti medievali, disegnando delle bestie antropomorfe e altre creature fantastiche le quali combatteranno all’ultimo sangue, anzi all’ultima goccia d’inchiostro, visto che è proprio quello che bisognerà utilizzare per creare le proprie armate. In un’appassionante campagna a giocatore singolo ci si ritroverà ad affrontare avversari come la Morte o Dante Alighieri e il divertimento sarà assicurato grazie allo spirito scanzonato e all’umorismo che contraddistinguono l’atmosfera degli scontri. Richieste doti tattiche e abilità di pianificazione per riuscire ad aggiudicarsi l’agognata vittoria in questo titolo spassoso e sorprendente.
Gli amanti dei giochi di ruolo della vecchia scuola, quelli focalizzati sull’esplorazione di dungeon labirintici andranno matti per il meraviglioso “Labyrinth of Zangetsu”, imperdibile role play game in 3D a turni, impreziosito da una suggestiva direzione artistica che richiama l’antico stile orientale sumi-e di pittura a inchiostro. Nella cornice di un Giappone medievale imbevuto di elementi fantasy si assemblerà la propria squadra di intrepidi avventurieri (scegliendo tra i personaggi disponibili o creandosi i propri) per scandagliare ogni angolo di insidiosi dedali pieni di tesori da raccogliere e mostri spaventosi da sconfiggere ispirati al folclore giapponese – gli yokai – come demoni e spettri. Degna di plauso l’evocativa colonna sonora sullo stile della musica tradizionale giapponese.
I mostri più famosi della letteratura e della mitologia sono i protagonisti indiscussi di “Omen of Sorrow”, un esaltante e adrenalinico picchiaduro uno contro uno che conquisterà i fan dell’horror e dell’azione ad alto tasso di divertimento. Dopo aver selezionato il proprio beniamino tra una dozzina di personaggi – tra cui il vampiro Vlad, il mostro di Frankenstein, la mummia, l’uomo lupo, il cavaliere senza testa, Mr. Hyde e Quasimodo – ci si tufferà in eccitanti combattimenti contro l’intelligenza artificiale nella modalità a giocatore singolo o contro altri utenti online per uno spasso ancora più galvanizzante. La chiave per trionfare è quella di conoscere e padroneggiare l’arsenale di mosse e tecniche letali del proprio alter ego, in modo da non lasciare scampo agli avversari.
di Piermarco Rosa
VOTO:
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