Videogiochi, dal vecchio al nuovo
Gli archetipi nei videogiochi forgiati (in gran parte) a cavallo degli anni Ottanta sono a tutt’oggi rimasti validissimi, ulteriormente evolvendosi in modo creativo senza dover più sottostare ai vincoli di una tecnologia ancora acerba

Videogiochi, dal vecchio al nuovo
Gli archetipi nei videogiochi forgiati (in gran parte) a cavallo degli anni Ottanta sono a tutt’oggi rimasti validissimi, ulteriormente evolvendosi in modo creativo senza dover più sottostare ai vincoli di una tecnologia ancora acerba
Videogiochi, dal vecchio al nuovo
Gli archetipi nei videogiochi forgiati (in gran parte) a cavallo degli anni Ottanta sono a tutt’oggi rimasti validissimi, ulteriormente evolvendosi in modo creativo senza dover più sottostare ai vincoli di una tecnologia ancora acerba
Gli archetipi nei videogiochi forgiati (in gran parte) a cavallo degli anni Ottanta sono a tutt’oggi rimasti validissimi, ulteriormente evolvendosi in modo creativo senza dover più sottostare ai vincoli di una tecnologia ancora acerba.
Ninja Gaiden 4
Nel 2004 “Ninja Gaiden” su Xbox riscosse un successo mondiale diventando il punto di riferimento nel genere hack and slash (duelli all’arma bianca contro gruppi di nemici) in 3D. A 13 anni di distanza dal terzo episodio arriva finalmente lo spettacolare “Ninja Gaiden 4”, che trasporta il marchio di fabbrica della serie verso nuove vette di eccellenza grazie a un sopraffino quanto coreografico sistema di combattimento acrobatico. Nei panni di un giovane ninja in un’oscura Tokyo futuristica bisognerà affrontare orde di avversari cibernetici e soprannaturali per liberare la città da un’antica maledizione. Micidiali tecniche segrete e schizzi di sangue a profusione come da tradizione sapranno soddisfare sia i fan che i neofiti del franchise.
Keeper
Ripensando alle classiche avventure grafiche ‘punta e clicca’ della prima metà degli anni Novanta, non si può fare a meno di restare a bocca aperta di fronte al meraviglioso “Keeper”, sia per l’interazione con il mondo di gioco divenuta più intuitiva e naturale, sia per le indimenticabili suggestioni evocate dalla stupenda direzione artistica che restituisce l’impressione di muoversi in un quadro animato: l’incantevole estetica 3D di stampo fiabesco appare infatti creata da pennellate di vividi colori su un tratto peculiare dalle forme surreali. In un ameno luogo da cui l’umanità è ormai scomparsa si manovrerà un bizzarro faro semovente, accompagnati da uno strambo cormorano verde in un affascinante viaggio – a base di esplorazione ed enigmi ambientali – verso una montagna che emette un misterioso segnale.
Reach
Anche la progettazione dei titoli in realtà virtuale si è evoluta negli ultimi anni e l’imperdibile “Reach” rappresenta un significativo traguardo in tal senso, dato che il suo avvincente gameplay integra al meglio parkour, combattimento con arco, stealth e interazioni ambientali basate sul movimento fisico: qui l’applicazione della realtà virtuale offre un’immersione totale perché ogni gesto, movimento, salto (o colpo da infliggere agli avversari) è legato in modo credibile come non mai al corpo del giocatore. Si interpreterà una stuntwoman che – a causa di uno strano terremoto – precipita in un reame sotterraneo, enigmatico e insidioso in cui si affronteranno ostili creature biomeccaniche mentre si esplorano le labirintiche architetture di una civiltà futuristica.
Distruggere un muro di mattoni con una palla lanciata da una racchetta nei videogiochi: ecco Breakout
Nel 1976 Atari produsse “Breakout”, l’archetipo dei brick breaker, in cui c’è da distruggere un muro di mattoni con una palla lanciata da una racchetta. La sua più recente evoluzione è il coinvolgente “Ball x Pit”, che infarcisce la ricetta originale con meccaniche da city builder e dinamiche roguelite. Nel contesto fantasy medievaleggiante di una città distrutta da un meteorite che ha lasciato un cratere senza fondo, ci si ritroverà a percorrerne le profondità alla ricerca di tesori con differenti personaggi. Lungo il percorso si verrà assaliti da ondate di mostruosi avversari da abbattere a colpi di magiche palline, potenziabili con centinaia di combinazioni possibili. Una volta morti si torna in superficie per edificare a piacere una cittadina e raccogliere risorse utili a sbloccare bonus di vario tipo.
Il picchiaduro a scorrimento laterale nei videogiochi: Absolum
Il picchiaduro a scorrimento laterale, un genere ora di nicchia che furoreggiava nelle sale giochi degli anni Novanta, trova la sua migliore espressione grazie all’eccellente “Absolum” in cui – oltre a un gameplay impeccabile e avvincente – sono integrati elementi da gioco di ruolo in salsa roguelite per offrire una varietà e una rigiocabilità inedite per questa tipologia di videogiochi. In un mondo fantasy di ispirazione tolkeniana, si potrà scegliere quale eroico ribelle guidare (fra i 4 che si renderanno gradualmente disponibili) attraverso una mappa dai percorsi ramificati, per rovesciare la tirannia di un temibile sovrano. Menzione di merito per la magnifica grafica cartoon disegnata a mano, che valorizza ulteriormente questa perla dei videogiochi.
di Piermarco Rosa
VOTO:


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- Tag: tecnologia, videogiochi
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