Caso Garlasco, Alberto Stasi in aula a sorpresa per l’ultimo atto del processo probatorio
Alberto Stasi è arrivato a sorpresa al tribunale di Pavia dove si tiene l’udienza dell’incidente probatorio del caso Garlasco che vede indagato Andrea Sempio
Caso Garlasco, Alberto Stasi in aula a sorpresa per l’ultimo atto del processo probatorio
Alberto Stasi è arrivato a sorpresa al tribunale di Pavia dove si tiene l’udienza dell’incidente probatorio del caso Garlasco che vede indagato Andrea Sempio
Caso Garlasco, Alberto Stasi in aula a sorpresa per l’ultimo atto del processo probatorio
Alberto Stasi è arrivato a sorpresa al tribunale di Pavia dove si tiene l’udienza dell’incidente probatorio del caso Garlasco che vede indagato Andrea Sempio
C’è anche Alberto Stasi, oggi, in aula a Pavia dove si sta tenendo il tanto atteso incidente probatorio sul caso Garlasco. L’uomo, che all’epoca era un ragazzo prossimo alla laurea, non può rilasciare dichiarazioni perché in stato di semilibertà.
Per lui parla il suo avvocato, Antonio De Rensis, che in questi ultimi mesi si sta esponendo su tutti i principali canali televisivi per riportare l’attenzione sul suo assistito e sui grossolani errori che sono stati compiuti nel corso delle prime iniziali. Alberto Stasi, prima di essere condannato, era stato prosciolto due volte dall’accusa di omcidio.
“Stasi è interessato a seguire l’udienza – ha spiegato il legale – e questo mi fa piacere. Se parlerà in aula? Non lo sappiamo, l’udienza non è ancora cominciata”.
Gli esperti si confronteranno soprattutto su quel Dna maschile estrapolato dalle unghie di due dita di una mano di Chiara Poggi che la consulenza della Procura della Repubblica di Pavia e del gip, Denise Albani, ritengono compatibile con quello di Andrea Sempio o dei componenti della linea paterna della sua famiglia.
Va ricordato però che questo tipo di DNA non è utile all’identificazione certa di un soggetto, trattandosi di aplotipo. Quelle poche tracce sono parziali e miste. Difficile, se non impossibile, definire come e quando quel DNA sia finito sotto le unghie di Chiara: per contatto diretto, da contaminazione o si tratta di DNA da background (ovvero finito lì diverso tempo prima e cheratinizzatosi con la pelle della ragazza)?
Molti attendono l’esito di questa giornata con ansia, dopo il clamore mediatico degli ultimi mesi. La domanda che tutti si fanno ancora, a distanza di 18 anni, è chi abbia ucciso la povera Chiara. Un quesito che avrebbe pure senso se, al momento, non ci fosse già qualcuno che sta scontando una pena per questo.
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