Jarmouni, premiata alla Camera e minacciata di morte per il colore della pelle
Aggredita e minacciata di morte per il colore della pelle la studentessa di Modena, Ikram Jarmouni, premiata alla Camera dei deputati

Jarmouni, premiata alla Camera e minacciata di morte per il colore della pelle
Aggredita e minacciata di morte per il colore della pelle la studentessa di Modena, Ikram Jarmouni, premiata alla Camera dei deputati
Jarmouni, premiata alla Camera e minacciata di morte per il colore della pelle
Aggredita e minacciata di morte per il colore della pelle la studentessa di Modena, Ikram Jarmouni, premiata alla Camera dei deputati
AUTORE: Claudia Burgio
Aggredita e minacciata di morte per il colore della pelle la studentessa di Modena, Ikram Jarmouni, premiata alla Camera dei deputati
Minacciata per il colore della pelle a poche ore dalla sua premiazione. Lunedì 8 maggio la studentessa Ikram Jarmouni è stata aggredita, insultata e minacciata di morte sul treno diretto per Roma, dove poche ore dopo l’aggressione ha ritirato il “Premio America giovani per il talento universitario”, presso la Camera dei deputati.
La studentessa magistrale in Diritti umani e governance multilivello all’università di Padova, nata a Modena da genitori marocchini e attivista per i diritti umani, ha denunciato sul suo profilo Instagram quanto avvenuto: “Né le forze dell’ordine, né i capotreno sono intervenuti nonostante abbia chiamato con urgenza entrambi. Non è stato fatto alcun tentativo di identificazione. Lui poteva essere potenzialmente armato. Questa poteva essere una strage. Ma questa è l’Italia”.
L’ennesimo episodio di violenza razzista e di genere, al quale hanno risposto non le forze di sicurezza ma comuni cittadini. I passeggeri del treno che hanno assistito alla scena hanno cercato di arginare una situazione potenzialmente pericolosa, che poteva veramente finire in tragedia.
Circolare in piena sicurezza è diventato impossibile per le donne oggi, tanto più se si ha un colore della pelle scuro. Sapere che non ci sia stato alcun intervento delle forze dell’ordine, nonostante la richiesta d’aiuto, lascia ulteriormente sgomenti.
Di Claudia Burgio
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