La protesta di un professore afgano in diretta TV
La scorsa settimana i talebani hanno vietato alle donne di frequentare l’università.
Le protese, anche da parte degli uomini, sono arrivate numerose e fragorose come quella di Ismail Meshal, professore universitario di Kabul, che in diretta tv ha strappato i propri titoli di studio.
“L’Afghanistan non è più un posto in cui fare istruzione” ha detto, “se mia sorella e mia madre non possono studiare, allora non accetto questa educazione”.
Prima di fare il giro del web, il video è stato condiviso su Twitter da Shabnam Nasimi, ex consigliera del ministro per il reinsediamento afghano.

La protesta di un professore afgano in diretta TV
La scorsa settimana i talebani hanno vietato alle donne di frequentare l’università.
Le protese, anche da parte degli uomini, sono arrivate numerose e fragorose come quella di Ismail Meshal, professore universitario di Kabul, che in diretta tv ha strappato i propri titoli di studio.
“L’Afghanistan non è più un posto in cui fare istruzione” ha detto, “se mia sorella e mia madre non possono studiare, allora non accetto questa educazione”.
Prima di fare il giro del web, il video è stato condiviso su Twitter da Shabnam Nasimi, ex consigliera del ministro per il reinsediamento afghano.
La protesta di un professore afgano in diretta TV
La scorsa settimana i talebani hanno vietato alle donne di frequentare l’università.
Le protese, anche da parte degli uomini, sono arrivate numerose e fragorose come quella di Ismail Meshal, professore universitario di Kabul, che in diretta tv ha strappato i propri titoli di studio.
“L’Afghanistan non è più un posto in cui fare istruzione” ha detto, “se mia sorella e mia madre non possono studiare, allora non accetto questa educazione”.
Prima di fare il giro del web, il video è stato condiviso su Twitter da Shabnam Nasimi, ex consigliera del ministro per il reinsediamento afghano.
AUTORE: Redazione
La scorsa settimana i talebani hanno vietato alle donne di frequentare l’università.
Le protese, anche da parte degli uomini, sono arrivate numerose e fragorose come quella di Ismail Meshal, professore universitario di Kabul, che in diretta tv ha strappato i propri titoli di studio.
“L’Afghanistan non è più un posto in cui fare istruzione” ha detto, “se mia sorella e mia madre non possono studiare, allora non accetto questa educazione”.
Prima di fare il giro del web, il video è stato condiviso su Twitter da Shabnam Nasimi, ex consigliera del ministro per il reinsediamento afghano.
La scorsa settimana i talebani hanno vietato alle donne di frequentare l’università.
Le protese, anche da parte degli uomini, sono arrivate numerose e fragorose come quella di Ismail Meshal, professore universitario di Kabul, che in diretta tv ha strappato i propri titoli di studio.
“L’Afghanistan non è più un posto in cui fare istruzione” ha detto, “se mia sorella e mia madre non possono studiare, allora non accetto questa educazione”.
Prima di fare il giro del web, il video è stato condiviso su Twitter da Shabnam Nasimi, ex consigliera del ministro per il reinsediamento afghano.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
- Tag: viral
Leggi anche

Migranti, Corte UE: i giudici valutino la scelta dei Paesi sicuri. Dura la replica del governo.
01 Agosto 2025
La Corte europea ha stabilito che la designazione di un paese terzo come «paese di origine sicuro»…

Mondiali nuoto, nei 100 rana Martinenghi è d’argento
28 Luglio 2025
Va al cinese Qin la medaglia d’oro nei 100 metri rana ai Mondiali di nuoto di Singapore. L’azzurro…

Nyt, funzionari Idf: “Nessuna prova dei furti di Hamas alle Nazioni Unite”
26 Luglio 2025
Secondo due alti ufficiali dell’Idf, intervistati in esclusiva dal New York Times, l’esercito isra…

Quattordicenne aggredita da due coetanee. L’orrore a Chieti
08 Luglio 2025
La vittima, una quattordicenne di Chieti, è finita in ospedale, aggredita da due sorelle di 13 e 1…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.