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L’Italia s’è destata

Francia-Italia: la riscossa di Spalletti e della Nazionale, con il largo successo azzurro al Parco dei Principi contro i cugini francesi

La riscossa dell’Italia. Il primo atto, si spera, della risalita di Luciano Spalletti. Il largo successo azzurro al Parco dei Principi contro i cugini francesi, oltre a non far mai male al morale per la storica rivalità, anche se si tratta dell’avvio di Nations League va considerato il prologo della ricostruzione di una nazionale credibile, forte, capace di mettersi alle spalle un’edizione degli Europei francamente inaccettabile. Da Tonali (formidabile nella prima partita dopo 10 mesi di stop per il calcioscommesse) a Ricci, Calafiori e Retegui e la certezza Donnarumma: l’Italia dopo un avvio shock (ennesimo errore di Di Lorenzo con rete di Barcola dopo 14 secondi) si è messa a giocare con tranquillità e pulizia di calcio e palleggio secondo il nuovo vestito tattico (3-5-2) voluto da Spalletti.


Lo aveva detto il ct alla stampa, in un esercizio apprezzabile di autocritica: a Euro 2024 ho sbagliato, pressato troppo gli azzurri, togliendo loro serenità e ingigantendo le pressioni. in Francia si è visto ben altro, si sono visti calciatori affamati d’azzurro al cospetto di un pacchetto di calciatori formidabili ma mai divenuto squadra vera, la stessa sensazione lasciata dalla squadra di Deschamps agli Europei.
Insomma, si è visto un deciso cambio di passo in casa Italia. Ora ovviamente serviranno conferme, serviranno altri azzurri così, con questa fame e voglia di stupire e con qualità. La lezione di Euro 2024 non va affatto dimenticata, resta un passaggio nero nella storia azzurra. Si deve e si può ripartire da gioco, idee e forze fresche. Si deve ripartire da Luciano Spalletti, che agli Europei tedeschi forse ha sbagliato tutto o quasi, ma resta uno straordinario tecnico e un docente di calcio. In attesa magari di qualche fuoriclasse.

Di Nicola Sellitti

calcio, sport


Nicola Sellitti

Anni 42. Darwiniano, lebroniano. Orwell aveva ragione

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